Diplomati insoddisfatti: il 45% è convinto di aver sbagliato indirizzo
Ops, ho sbagliato percorso scolastico. A pochi mesi dalla conclusione degli studi il 45% dei
diplomati italiani 2015 dichiara di aver sbagliato a scegliere la scuola o l’indirizzo; dopo un anno gli stessi ragazzi si dichiarano pentiti nel 43% dei casi. È quanto emerge dal Rapporto 2017 sulla condizione occupazionale e formativa dei diplomati di scuola secondaria superiore, realizzato da AlmaDiploma e da AlmaLaurea.
L’esercito dei “pentiti”
L’indagine ha riguardato circa 115mila diplomati del 2015, 2013 e 2011 intervistati a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del diploma, appartenenti ai circa 350 istituti di scuola secondaria superiore coinvolti nell’Indagine. Nello specifico, sono stati coinvolti 37.000 diplomati del 2015, indagati a un anno dal diploma; oltre 48.000 diplomati del 2013, intervistati a tre anni e oltre 29.000 diplomati del 2011, contattati a cinque anni dal diploma. La quota dei pentiti diminuisce con il trascorrere del tempo: a pochi mesi dalla conclusione degli studi il 45% dei diplomati 2015 dichiara di aver sbagliato a scegliere la scuola o l’indirizzo; dopo un anno gli stessi ragazzi si dichiarano pentiti nel 43% dei casi. Oltre il
26% dei diplomati cambierebbe sia scuola sia indirizzo, l’11% ripeterebbe il corso ma in un’altra scuola, l’8% sceglierebbe un diverso indirizzo/corso nella stessa scuola. A un anno dal diploma il quadro si modifica leggermente: la quota di intervistati che replicherebbe esattamente il percorso scolastico compiuto sale al 57% degli intervistati e, conseguentemente, scende al 43% la percentuale di chi varierebbe, anche se solo parzialmente, la propria scelta: il 27% dei diplomati cambierebbe sia scuola sia indirizzo, l’8% ripeterebbe il medesimo corso ma in un’altra scuola, mentre il 7% sceglierebbe un diverso
indirizzo-corso nella stessa scuola.
I più appagati sono i liceali
I diplomati meno convinti della scelta compiuta a 14 anni risultano quelli degli istituti professionali; tra questi, inoltre, nel corso del primo anno successivo al conseguimento del titolo, si acuisce il malcontento rispetto alla scelta compiuta. I diplomati tecnici e ancora di più i liceali risultano invece essere tendenzialmente i più appagati dalla scelta compiuta. Ad un anno dal diploma, 70 diplomati su cento proseguono la propria formazione e sono iscritti a un corso di laurea (il 54% ha optato esclusivamente per lo studio, il 16% frequenta l’università lavorando); il 17% ha preferito inserirsi direttamente nel mercato del lavoro. I restanti 13 su cento, infine, si dividono tra chi è alla ricerca attiva di un impiego (9%) e chi invece, per motivi vari (tra cui formazione non universitaria, motivi personali o l’attesa di chiamata per un lavoro già trovato), non cerca un lavoro (3%).