“Ciccio Kim ha fatto uccidere il fratellastro”: nuove ipotesi sulla spy story

27 Feb 2017 11:16 - di Antonella Ambrosioni

Ora lo scenario si tinge di spy story dai toni foschi. Secondo l’intelligence sudcoreana l’omicidio di Kim Jong-nam, fratellastro del leader nordcoreano Kim Jong-un, è stato organizzato da Pyongyang ed eseguito da persone collegate ai servizi segreti e al ministero degli Esteri. Nuova puntata del giallo senza fine. L’omicidio di Kim Jong-nam, il fratellastro del leader nordcoreano Kim Jong-un ucciso il 13 febbraio a Kuala Lumpur, sarebbe stato organizzato dal ministero di Sicurezza  statale e da quello degli Esteri di Pyongyang. Lo riferiscono alcuni parlamentari sudcoreani informati dai servizi di intelligence. Come riporta l’agenzia Yonhap, in un’audizione al parlamento di Seul, i vertici del National intelligence service hanno infatti precisato che quattro che tra gli otto indagati ci sono quattro membri ritenuti al servizio del primo ministero e due del secondo. La Corea del Sud e gli Stati Uniti hanno accusato dell’omicidio Pyongyang, che non ha riconosciuto formalmente la morte di Kim Jong-nam, ucciso il 13 febbraio all’aeroporto internazionale di Kuala Lumpur con l’uso di gas nervino, l’agente V.

È stato il fratellastro Kim Jong Nam a uccidere il fratellastro 

Ancora più esplicito il parlamentare sudcoreano Kim Byung-kee. “L’assassinio di Kim Jong Nam è stato un atto di terrore sistematico ordinato da Kim Jong un”. Non ha dubbi il parlamentare sudcoreano sulla responsabilità del leader nordcoreano nell’uccisione del fratellastro. . In un intervento in tv, il parlamentare ha detto che il ministero degli Esteri ed il ministero della Sicurezza nazionale hanno messo a punto il piano per assassinare Kim Jong-Nam, reclutando la donna indonesiana che lo ha ucciso con il gas nervino Vx. “L’operazione ha continuato il parlamentare sudcoreano – è stata condotta con due squadre omicide ed un gruppo di supporto”.

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