Catania, 7 arresti per l’aggressione al medico in Pronto Soccorso. E il Codacons…
In trincea, al pronto soccorso come in guerra: e nella battaglia quotidiana dei medici contro malattie e traumi da incidente, si aggiungono anche altri nemici, insidiosi quanto violenti. È noto a tutti, infatti, il brutale attacco subito nella notte del 1 gennaio da un dottore di turno al pronto soccorso dell’Ospedale Vittorio Emanuele, reo – agli occhi dei suoi aggressori – di essersi rifiutato di fornire l’identità di una donna che, ore prima, era stata medicata per un incidente stradale. Sul caso, allora, sono stati appena forniti gli aggiornamenti giudiziari.
Medico aggredito a capodanno a Catania: 7 arresti
Aggiornamenti che aggiungono all’arresto di Mauro Cappaddonna, altri 7 fermi eseguiti a Catania per l’aggressione del medico al Pronto Soccorso. La Polizia ha infatti messo in atto un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 7 persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di lesioni aggravate,violazione di domicilio, interruzione di pubblico servizio e minacce a pubblico ufficiale. Le indagini, condotte dai poliziotti della Squadra Mobile, hanno consentito di individuare gli autori dell’aggressione avvenuta la sera del 1 gennaio scorso nei confronti del medico di servizio presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Catania, vittima di un vero e proprio raid punitivo solo per aver rifiutato di fornire i dati sensibili di una paziente. Un episodio a causa del quale è stato già arrestato il 47enne Mauro Cappadonna, già a processo davanti al Tribunale monocratico. In base alla ricostruzione di quanto accaduto la notte di Capodanno al nosocomio siciliano, allora, il medico, mentre era seduto davanti al computer, è stato assalito dai cinque e colpito violentemente al volto con un pugno e con ripetuti schiaffi, tanto da riportare un edema alla regione orbitale e alla regione fronto-parietale. Le indagini delle Volanti della polizia di Stato hanno subito identificato uno dei responsabili del brutale agguato in Mauro Cappaddonna, appunto.
La campagna del Codacons in difesa dei camici bianchi
E dopo le recenti aggressioni di medici nei pronto soccorso della Sicilia il Codacons chiede le dimissioni dell’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi. «La responsabilità è di chi governa la Sanità in Sicilia, incapace di ovviare a questo stato di cose», ha dichiarato nelle ultime ore il segretario nazionale del Codacons, Francesco Tanasi, che ha lanciato la campagna “Noi siamo medici del pronto soccorso”, mirata a tenere sempre accesi i riflettori sul fenomeno. Tra gli obiettivi della campagna di sensibilizzazione anche le lunghe liste d’attesa e il rinnovo della richiesta al Governo nazionale dell’invio dell’esercito per garantire la sicurezza di medici, paramedici e utenti dei pronto soccorso.