Grillo si veste da Papa laico e nomina i Santi del calendario 2017

1 Feb 2017 15:08 - di Adriana De Conto
grillo

Adesso Grillo si ammanta delle vesti di Papa laico e si mette a nominare i santi. Ci sono anche Stefano Cucchi e Giulio Regeni tra i ‘Santi Laici 2017’, il calendario che  viene editato dalla Casaleggio associati, scaricabile dal blog in versione Pdf o ricevibile a casa con una donazione all’associazione Rousseau. Vi fanno capolino anche Carabinieri, vigili urbani, studenti, sindacalisti e giornalisti, ai quali viene dedicato un tributo laico.  A presentarlo, via blog, è Beppe Grillo stesso che si esprime in maniera ecumenica, una maniera che poco si confà al suo stile. E’ nel suo stile, invece, utilizzare figure care nella sensibilità collettiva, per sparare frasi ad effetto:   “Migliaia di persone hanno creato le fondamenta del nostro Paese. Molte di queste, in vita, non hanno avuto il riconoscimento che oggi ci accorgiamo di dovergli tributare. Persone comuni o grandi personaggi che con la loro morte sono diventati i nostri santi, laici – scrive il leader 5 Stelle – Sono tutte persone che hanno messo la loro vita per difendere le loro idee, per difendere lo Stato, quello con la S maiuscola. Le agende rosse fatte sparire, la copertura di alcuni apparati dello Stato dei loro omicidi, i segreti indicibili, le documentazioni secretate prima o poi verranno a galla. Ma nessuno può occultare le idee, lo spirito di sacrificio per questo Paese, il senso civico degli uomini che ci hanno preceduto”. Insomma, chi ci crede, a chi vuol darla a bere? Il calendario laico si trasforma in un comizio. Con l’aggravante di strumentalizzare delle figure importanti della nostra storia recente e della nostra cronaca: che questi “santi” siano messi “a reddito” da un capopopolo, da un capofazione è ridicolo. Disgustosa e inopportunoa l’iniziativa, così come artefatto  il lessico da lui usato,  inconsueto per il cultore del “Vaffa”: “Il miglior ricordo di una persona è prendere in mano il suo testimone, la sua idea, il suo palloncino e portarlo avanti”. Non abbiamo bisogno di Grillo per ricordare e santificare – ognuno alla sua maniera – coloro che si sono immolati per una certa idea dell’Italia. Grillo la smetta di fare il Papa. 

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