Zingari sorpresi a rubare un furgone tentano di travolgere i poliziotti (fotogallery)
Armati di un grosso cacciavite, stavano forzando il portellone di un furgone carico di merce nel parcheggio del Centro commerciale della Romanina. Sorpresi dagli agenti in borghese, i due zingari non hanno esitato un attimo. E hanno cercato di travolgere con la propria auto uno dei poliziotti. Che non è stato investito solo perché è riuscito a gettarsi a terra all’ultimo secondo. Ed è rimasto schiacciato fra due auto.
Nell’ambito dei servizi di controllo predisposti dalla Questura di Roma presso i centri commerciali della Capitale proprio per i continui furti che si verificano, i due agenti in borghese stavano pattugliando l’area del parcheggio interno quando si sono accorti dei due che stavano tentando di aprire, con un cacciavite, il portellone del furgone, pieno di merce.
Alla vista dei poliziotti, i due zingari, R. Husovic e R. Husovic, di 20 e 21 anni, fratelli di etnia rom, sono fuggiti. E mentre uno dei due cercava di nascondersi tra le auto parcheggiate, l’altro ha raggiunto l’auto con cui avevano raggiunto il parcheggio per effettuare il furto, una Citroen C3, risultata poi non assicurata e intestata fittiziamente a una persona di Viareggio che ha altre 268 auto intestate. E, avviato il motore, lo zingaro è ripartito a gran velocità dirigendosi verso l’agente che lo stava inseguendo e cercando di travolgerlo.
Lo zingaro non ha esitato a puntare l’auto verso il poliziotto che cercava di fermarlo. E che è stato costretto a gettarsi in terra per non essere investito. Riportando diverse contusioni.
Nonostante alcune ferite riportate nella colluttazione, alla fine i poliziotti sono riusciti a bloccare entrambi gli zingari. E li hanno consegnati agli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Romanina. Che li hanno arrestati con le accuse, a vario titolo, di rapina impropria, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Nel corso delle successive perquisizioni effettuate all’interno delle roulotte parcheggiata alla Borgata Finocchio dove i due fratelli zingari arrestati vivevano pur avendo la residenza in un appartamento, gli agenti hanno poi trovato numerosi attrezzi professionali da lavoro, tra cui trapani, demolitori ed attrezzatura da elettricista. Gli investigatori sospettano che tutto quel materiale professionale possa essere il provento di uno o più furti e sulla cui provenienza saranno effettuate ulteriori indagini.
In seguito al ritrovamento del materiale rubato, i due fratelli Husovich, che hanno svariati precedenti di polizia, oltre che dei reati per i quali è scattato l’arresto, dovranno rispondere anche di ricettazione.