Roma violenta, 11 arresti in 24 ore: furti e rapine minuto per minuto

30 Gen 2017 12:48 - di Martino Della Costa

Sono moldavi, originari della Bosnia-Erzegovina, romeni e, tanto per non farci mancare nulla, anche romani: sono solo i protagonisti degli ultimi arresti romani, registrati nella capitale in appena 24 ore. Ben 11, in totale, gli uomini – soprattutto stranieri – ai cui polsi sono scattate le manette a seguito di una serie di controlli e di riscontri eseguti dalle forze dell’ordine e culminati nei fermi. A drammatica dimostrazione che, a parte le immancabili eccezioni che la confermano, la regola vuole ancora che la microcriminalità locale sia saldamente nelle mani della delinquenza di importazione…

Roma criminale, 11 arresti in appena 24 ore

Undici in tutto, dunque, le persone arrestate per furto nel corso di abituali controlli del territorio a Roma. I primi due a finire in manette sono moldavi bloccati all’outlet di Castel Romano: prendevano un capo dall’espositore, entravano nei camerini di prova da cui uscivano poco dopo senza comprare nulla. Gli agenti del commissariato Spinaceto li hanno bloccati nel parcheggio del centro dove, una volta perquisiti, i poliziotti hanno trovato all’interno degli zaini una mini tronchese, usata per neutralizzare i dispositivi anti taccheggio, oltre a merce rubata per un valore pari a 1.300 euro. E per id due ladri stranieri, entrambi 29enni, si sono spalancate le porte del carcere. È invece originario della Bosnia-Erzegovina l’uomo di 39 anni arrestato dagli agenti del commissariato Colombo per tentato furto aggravato. C.K. queste le iniziali, residente nel campo nomadi di Castel Romano, è stato colto in flagrante all’Eur mentre scassinava un’auto in sosta. Al confine tra i quartieri Prati e Trionfale, invece, è finito in manette per tentato furto aggravato anche Z.G., un romano di 42 anni che aveva preso di mira un’edicola in via Angelo Emo e che è stato sorpreso dagli agenti del reparto volanti a forzare il lucchetto della serranda con al seguito a torce, sacchi e numerosi attrezzi atti allo scasso

La capitale funestata da criminali “autoctoni” e stranieri

Decisamente coreografato l’agguato criminale compiuto da un un magrebino 26enne che, dopo aver abbracciato la vittima prescelta, fingendosi un suo amico, gli ha sfilato rapidamente il cellulare dalle tasche dei pantaloni ed è scappato. La fuga del ladro è finita però in via Marsala, nei pressi della Stazione Termini, dove l’istrionico ladro ha trovato ad attenderlo una pattuglia del commissariato Viminale che lo ha arrestato per furto. Non ha esitato invece a scaraventare in terra un anziano signore di 88anni pur di fuggire, il romeno 44enne fresco reduce di un furto di profumi compiuto in un negozio in zona Collatina. Intercettato poco più avanti da due pattuglie del reparto volanti, il ladro è stato arrestato per rapina. Un furto di cosmetici avvenuto quasi in contemporanea con quello messo a segno da un italiano di 33 anni, sorpreso la notte scorsa dagli agenti del reparto volanti mentre tentava di rubare all’interno di un centro estetico in zona San Paolo. E ancora, evaso mentre si trovata agli arresti domiciliari, anche un 21enne rumeno è finito in manette: ad arrestarlo i poliziotti del commissariato Monte Mario. Infine, un crimine sempre-verde: gli agenti del reparto volanti hanno arrestato altri tre upmini di origini romene per tentato furto aggravato di rame sulla ferrovia di via Salaria e per resistenza a pubblico ufficiale.

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