Roma, allestisce un bazar di cellulari e pc rubati in casa: arrestato un algerino
Un po’ rubava, un po’ faceva da ricettatore, un po’ vendeva al dettaglio, con prezzi da favore. Una vera e propria attività commerciale, quella messa su da un extracomunitario in un popoloso quartiere del centro di Roma, dove ogni giorni si verificava una sorta di processione di potenziali acquirenti. Un algerino aveva allestito un vero e proprio bazar all’interno della sua abitazione in via Tiburtina, zona San Lorenzo ma, scoperto dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro, di tutti quegli oggetti non ha saputo fornire spiegazioni e provenienza. In manette è finito un 46enne nordafricano, già noto alle forze dell’ordine. I carabinieri lo hanno notato aggirarsi con fare sospetto tra le vie del quartiere e avvicinare giovani e passanti. Fermato per un controllo, l’uomo è stato trovato in possesso di diversi oggetti di elettronica e varie schede telefoniche. Non ricevendo chiarimenti dall’uomo, i militari hanno deciso di perquisire la sua abitazione, poco distante.
L’algerino e il florido traffico di cellulari rubati
In quel bazar c’era altissima tecnologia, quasi come in un discount di elettronica. Al suo interno i carabinieri hanno scoperto un’ingente quantità di merce di vario tipo: 10 computer notebook, 16 smartphone, 13 macchine fotografiche digitali complete di accessori, 2 videocamere digitali, 32 orologi di vari marche e modelli, 10 penne di lusso, 1 consolle videogiochi, 49 schede telefoniche ricaricabili di diversi operatori ancora confezionate e vari oggetti di bigiotteria. I carabinieri hanno sequestrato quanto rinvenuto perché ritenuto provento di furto, e denunciato l’uomo a piede libero con l’accusa di ricettazione. E i clienti? Al momento non si segnalano denunce, ma forse un’indagine anche sui fruitori di quel traffico di merce rubata potrebbe essere opportuna.