Rischio slavine, evacuate 40 famiglie ad Acquasanta Terme, vicino Ascoli
L’emergenza prosegue e non dà tregua. Sono in corso le operazioni di evacuazione di una quarantina di famiglie, circa quattro o cinque menbri ciascuna, dalla frazione di Pozza, Acquasanta Terme, in provincia di Ascoli Piceno per pericolo slavine. Il picolo centro era da giorni isolato e chiuso in una morsa di gelo e neve “Abbiamo già emesso un’ordinanza di evacuazione – spiega il vicesindaco di Acquasanta Terme, Luigi Capriotti – e abbiamo trovato le strutture ricettive sulla costa che ospiteranno le famiglie costrette a lasciare le proprie abitazioni per il pericolo di slavine”.
Persone in salvo prima che accada l’irreparabile
“E’ stato grazie ai droni che hanno sorvolato le aree circostanti per un controllo – spiega Capriotti – che ci siamo accorti del pericolo: hanno mostrato grandi masse di neve che si stanno per staccare. Perciò, abbiamo deciso di portare via le persone prima che accada l’irreparabile”. “Qui ci sono quattro-cinque metri di neve. Stiamo liberando le strade per consentire l’arrivo dei mezzi per portare via le persone – conclude Capriotti – Ci stiamo organizzando, anche se con qualche difficoltà data l’enorme quantità di neve”.
Anche l’Umbria è “pietrificata” nella neve
Situazione molto critica anche in Umbria, in particolare sulla dorsale appenninica dove le temperature glaciali della notte stanno “pietrificando” le abbondanti nevicate dei giorni scorsi. Le città più fredde continuano a essere quelle colpite dal terremoto e su tutte Cascia, dove la minima è crollata a meno 14 gradi. A Norcia la temperatura è scesa invece a meno 7, mentre a Forca Canapine e Castelluccio si sono registrati meno cinque gradi.