Prete contro Israele: aboliamo la giornata della memoria. E’ polemica

27 Gen 2017 16:35 - di Redazione

Nel giorno della memoria della Shoah è un prete cattolico a lanciare una provocazione difficilmente comprensibile e giustificabile, con un post su Fb in cui chiede un referendum per abolire appunto la giornata della memoria istituita il 27 gennaio. Così, senza fornire spiegazioni. 

Parliamo di Vincenzo Lopano, un parroco di Altamura, il cui post – che ha naturalmente attirato commenti antisemiti ma anche molte critiche e numerosi rimproveri – è stato segnalato da alcuni esponenti Pd ed è finito sulle cronache dei quotidiani online (ne parlano Il Messaggero e Il Gazzettino). A questo punto don Vincenzo Lopano, finito sotto i riflettori, ha sentito finalmente il dovere di giustificarsi. “Purtroppo – ha commentato Aurelio Mancuso (Pd) – un certo antisemitismo non è stato ancora sconfitto nella Chiesa italiana, di cui spero i vertici si dissocino da queste vergognose dichiarazioni”.

Il post di spiegazioni 

Ecco il post in cui spiega il suo punto di vista: “A chi mi accusa di essere fascista vorrei dire che ho letto e amato Hillesum, Stein , Weil, Bonhoeffer, Frankl e tanti altri! a chi ha avvisato la CEI ricordi che usare l’autorità come mezzo di risoluzione delle controversie è tipico del mondo fascista! l’autorità inizia il suo lavoro quando viene eliminato il dialogo e il confronto! siamo tutti bravi a parlare di democrazia ma quando questa esige il confronto tra posizioni diverse(forse diverse!) ci tiriamo tutti indietro!. sono stato al Museo della Shoa” Yad Vashem” ed ho pregato”.

Accuse a Israele

E ancora: “L’unica cosa che riesco a dire è che l’attuale politica Israeliana non ha imparato nulla dal suo passato! non basta ricordare se non si impara! se non si impara che Hitler sta nel cuore di ciascuno di noi, che Hitler ce lo portiamo nel cuore quando il fratello, chiunque sia, non è rispettato nella sua dignità e nella sua possibilità di vita!”.

Alunni annoiati 

Vincenzo Lopano – che è anche docente in un liceo – sottolinea poi a suo avviso l’inutilità di giornate come quella della memoria: “Ho visto alunni dormire durante la visione dei film sullo shoa, ho visto alunni giocare al cellulare durante testimonianze sulla shoa, li potevo rimproverare, e l’ho fatto, ma rimprovero me e il mondo degli adulti che spesso addita un solo nemico per non affrontare il vero nemico della pace, ciò che ci abita dentro!”. 

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