La Boschi è tornata: “Sembrava impossibile ma ce l’abbiamo fatta…”
“Sembrava impossibile ma ce l’abbiamo fatta…”. Di cosa parla Maria Elena Boschi? Non del referendum, certo, visto che quella è stato perso ed ha bruciato la carriera politica del suo pigmalione, Matteo Renzi. Ma di qualcosa che secondo la bella esponente politica del Pd c’è da andare orgogliosi, se si è fatto parte di quel precedente governo: le unioni civili. Maria Elena Boschi fa così coincidere la sua rientrée nell’agone politico, dopo quasi due mesi di silenzio (durante i quali comunque s’è piazzata anche nel nuovo governo Gentiloni) con l’approvazione in Consiglio dei ministri dei decreti attuativi della legge sulle “coppie gay”. Non si manifestava sui social dal giorno dopo la sconfitta referendaria, quando postò una foto (in alto) di un selfie insieme a molte ragazze. Stavolta, invece, su Fb è tornata per cantare vittoria.
La Boschi “festeggia” su Facebook
“Con i decreti legislativi di oggi terminiamo l’iter delle unionicivili. Era una promessa, ora è una legge”, scrive su Twitter e su Fb la la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio. I decreti contengono anche norme di “modifica e riordino delle norme di diritto internazionale privato in materia di unioni civili tra persone dello stesso sesso e adozione di disposizioni di necessario coordinamento” e “disposizioni di coordinamento in materia penale”.
“Sembrava un traguardo irraggiungibile. Invece passo dopo passo – ha aggiunto la sottosegretaria alla presidenza del
Consiglio su Facebook – l’Italia ce l’ha fatta. Quello che era un sogno adesso è realtà”.
Renzi le toglie il portavoce?
Il messaggino sui social di Maria Elena Boschi arriva nel giorno in cui, sul Fatto, si racconta un retroscena velenoso, secondo cui Matteo Renzi l’avrebbe “silenziata”. “Renzi ha privato la Boschi persino del portavoce. Il bravo Luca Di Bonaventura, fautore delle strategie mediatiche di Maria Elena, andrà al fianco del ministro Luca Lotti. La Boschi dovrà svolgere in silenzio l’incarico di sottosegretario di Palazzo Chigi con poche deleghe (solo quella alle Pari Opportunità, che già aveva) e poco potere e poca autonomia, ma almeno una bella poltrona resta…”, scrive il Fatto. La Boschi ha risposto parlando da sola…