I papiri carbonizzati di Ercolano si potranno leggere. Grazie al Cnr
La tecnica per riuscire a leggere i papiri di Ercolano, carbonizzati nell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. e finora mai letti perché srotolandoli si distruggerebbero, sarà al centro del convegno «I papiri di Ercolano tra scienza e filosofia» che si tiene domani, giovedì 26 gennaio, all’Accademia dei Lincei (con inizio alle ore 9.00), in via della Lungara 230 a Roma. L’incontro scientifico, promosso dal Centro Linceo Interdisciplinare, riunirà i fisici del Cnr autori della tecnica innovativa (tomografia a raggi X), i matematici informatici che hanno reso possibile l’interpretazione dei dati “letti” sui vari strati del papiro arrotolato, con i filologi e i paleografi, che per la prima volta avranno la possibilità di accedere alle informazioni contenute nei 1.800 rotoli conservati nella Biblioteca Nazionale di Napoli.
Papiri di Ercolano si leggono con la luce di sicrotrone
La tecnica, che usa la luce di sicrotrone, è in grado di amplificare il contrasto tra l’inchiostro della scrittura e il papiro così da distinguere il testo all’interno del rotolo carbonizzato. Le conoscenze che si acquisiranno dalla lettura dei papiri potranno rivoluzionare le conoscenze dalla storia, della filosofia antica e della letteratura classica. «La tecnologia sviluppata dal Cnr – spiega Vito Mocella che ha guidatoil gruppo di ricerca – oltre ad aprire nuove opportunità per lo studio dei manoscritti antichi presenta importati applicazioni moderne, ad esempio nel campo delle attività forensi per trovare indizi in reperti che sono stati danneggiati o bruciati per nascondere le prove, o nel campo medico dove le tecniche di imaging sono determinati nella formulazione delle diagnosi, o ancora in campo industriale per individuare in modo non invasivo falle o difetti all’interno di prodotti particolarmente delicati e pregiati».