Saviano: la Raggi deve dimettersi perché è lei che ha imposto Marra (video)
«Non quando si dichiara di essere diversi, ma quando si agisce diversamente. Scegliendo Marra, Virginia Raggi non ha agito diversamente dai suoi predecessori. L’arresto del fedelissimo della sindaca, l’uomo che ha difeso innumerevoli volte da luglio a oggi resistendo anche alle sollecitazioni di Beppe Grillo, che avrebbe voluto la sua rimozione, dimostra una volta di più che il re è nudo». In un lungo intervento su Repubblica Roberto Saviano va giù duro contro la sindaca grillina che nel braccio di ferro sulle nomine ha imposto Marra (arrestato venerdì mattina) come condizione per rimanere alla guida del Campidolio.
Saviano: la Raggi deve andarsene
La sindaca, aggiunge lo scrittore, «deve farsi carico delle sue responsabilità politiche e civili. Deve dar conto delle sue scelte ai cittadini, non soltanto quelli che hanno votato per lei perché Marra non è, come si è voluto far credere, una figura marginale. Marra è l’amministrazione Raggi». Saviano setacca la politica grillina e dice che «l’arcadia idealizzata dal Movimento non esiste, non è mai esistita». Con il caso Roma Grillo «sta evidenziando un altro dei suoi limiti, forse il più inquietante: è un movimento scalabile…». E, aggiunge lo scrittore di Scampia, «Grillo lo sa bene, ne è perfettamente consapevole, ma finora non ha potuto riconoscerlo pubblicamente, forse nemmeno con i suoi più stretti collaboratori, perché significherebbe alzare bandiera bianca».
«Ora mi diranno che sono servo del Pd»
Il punto di partenza di questo ragionamento – scrive ancora Saviano su Repubblica – anche se mi aspetto che i militanti mi diano del servo del Pd, è proprio questo: la buona fede di chi ha scelto e votato i Cinquestelle. E questa è la ragione per la quale, se il M5S non vuole disperdere il capitale umano e politico accumulato in questi anni, deve darsi nuove regole precise. Deve accettare di praticare la democrazia al proprio interno». In ogni caso Virginia Raggi deve fare le valigie. «E una conseguenza inevitabile perché ha legato il proprio destino a quello di Raffaele Marra. Perché lo ha difeso strenuamente quando in molti, anche tra quelli del suo Movimento, le hanno fatto notare l’imbarazzante continuità di Marra con le esperienze amministrative precedenti. Raggi ha un obbligo etico che le deriva dalla fascia tricolore che le è stata consegnata dopo la vittoria alle elezioni. Deve dimostrare di comprendere fino all’ultima piega che cosa significhi essere la Sindaca della più importante città del Paese e il suo riflesso nel mondo». Quando chiesi (e ne sono ancora convinto) le dimissioni per conflitto di interessi della ministra Maria Elena Boschi – conclude Saviano – fui accusato di essere grillino. Venni letteralmente massacrato dal Pd e dall’intero suo popolo riunito alla Leopolda in quei giorni. Eppure quelle mancate dimissioni hanno segnato l’inizio della ingloriosa fine del renzismo. Chi oggi lo nega lo fa per convenienza.