Per le elezioni la Merkel si scopre populista: «Mai la shaaria in Germania»

6 Dic 2016 15:15 - di Antonio Pannullo

Ora la cancelliera tedesca Angela Merkel si scopre populista e insegue il partito-rivelazione Afd (Alternative fuer Deutschland) nell’anti-islamizzazione del Paese: si è accorta infatti che le politiche in Germania dell’anno prossimo «saranno difficili come nessuna altra elezione prima, almeno dall’unità tedesca: probabilmente non saranno rose e fiori», ha detto infatti intervenendo al congresso del suo partito cristiano-democratico (Cdu) in corso a Essen. Vestita con una giacca rossa e pantaloni scuri, la cancelliera è stata a lungo applaudita alla fine del discorso di investitura mentre ha camminato avanti e indietro sul palco. In particolare, un lunghissimo applauso dei delegati ha accolto parole della cancelliera quando ha affermato che il velo integrale che copre il viso «deve essere proibito». La cancelliera ha anche affermato che in Germania non potrà mai valere la shaaria, la legge islamica, né si potranno creare «società parallele». Valori come la «dignità umana, pari diritti per uomini e donne, libertà di religione, libertà di opinione non sono sono a disposizione, sono costitutivi, sono la base della nostra convivenza in Germania», ha premesso la Merkel. «Per questo la nostra mozione dice molto chiaramente che non vogliamo società parallele e che il nostro diritto ha la preminenza su regole di stirpe e famiglia e sulla shaaria. Questo deve essere detto molto chiaramente».

La Merkel adesso insegue l’Afd

E ha proseguito: «Ciò vuol dire anche, nella comunicazione interpersonale, che da noi ha un ruolo di ampia portata, “mostrate il volto” e per questo l’occultamento totale, da noi, non è opportuno, dovrebbe essere vietato dovunque possibile giuridicamente. Non ci appartiene», ha poi aggiunto Merkel innescando uno degli applausi più lunghi con cui sono stati sottolineati passaggi del suo discorso. Alla fine gli applausi sono durati 11 minuti e 20 secondi, come sottolineato dai commentatori dell’emittente N-Tv. «Non tutti i profughi entrati in Germania potranno rimanere, anche le loro domande di asilo verranno esaminate, e la situazione straordinaria l’anno scorso non si potrà ripetere»: ha detto la cancelliera, precisando che «non tutti delle circa 890 mila persone che l’anno scorso sono arrivate possono rimanere e rimarranno, e ogni singola domanda di asilo verrà esaminata». Dall’anno scorso «abbiamo sempre detto: una situazione come quella della tarda estate 2015 non può e non deve ripetersi», ha detto ancora Merkel riferendosi implicitamente all’apertura straordinaria delle frontiere tedesche decisa per risolvere la crisi umanitaria nei Balcani. «Da un lato abbiamo le persone che sono venute da noi fuggendo da guerre e persecuzioni e ottengono da noi un diritto di soggiorno e dall’altro, in circa il 35% dei casi vi sono persone che, dopo una procedura garantista, non hanno alcun diritto di rimanere: queste persone devono lasciare il nostro Paese perché solo così avremo la forza per aiutare gli altri», ha detto ancora con la voce coperta dagli applausi.

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