In fiamme uno yatch ormeggiato a Loano: 3 le vittime (video e fotogallery)
Non è ancora mattina quando uno spaventoso incendio si scatena a bordo di un’imbarcazione ormeggiata a Loano, nel Savonese, causando la morte di tre persone. Tutto è cominciato intorno alle 6: la barca andata a fuoco è uno yacht Maiora di 22 metri, denominato Southern Confort, e batteva bandiera tedesca. L’imbarcazione faceva scalo nel porto turistico di Marina di Loano da un anno. Al momento del dramma a bordo erano in quattro, due uomini e due donne. Sul posto si sono immediatamente recati i vigili del fuoco, i soccorritori del 118 e membri della capitaneria di porto, che sono riusciti a salvare solo una persona. A quanto risulta – ma le informazioni arrivano ancora frammentarie – le vittime sarebbero tedesche.
Yacht in fiamme a Loano: 3 morti, una sola superstite
L’unica superstite dello spaventoso incendio è una donna di 51 anni che è riuscita a salvarsi tuffandosi in acqua. Le fiamme avrebbero impedito agli altri di uscire dalle cabine, rendendo inutile ogni tentativo di salvarli. Le vittime sono la sorella della sopravvissuta e i compagni delle donne. I soccorritori hanno tentato in ogni modo di estrarre le persone dall’imbarcazione, anche provando a tagliare lo scafo: purtroppo, però, non c’è stato niente da fare. Le vittime sono rimaste intrappolate nella cabina di prua. Le operazioni di spegnimento delle fiamme sono andati avanti per ore. I vigili del fuoco, vista l’intensità del rogo, sono intervenuti anche con il carro autoprotettori per la riserva d’aria e con una autobotte.
Aperta un’inchiesta per incendio e omicidio colposo
Intanto, sull’incendio che questa notte ha ucciso tre dei quattro occupanti del Southern Confort, viene fatto sapere che verrà aperto un fascicolo per incendio colposo e omicidio colposo. Lo ha detto il sostituto procuratore Massimiliano Bolla, che provvederà a breve anche ad ascoltare la tedesca di 51 anni, unica sopravvissuta alla tragedia. «Al momento è molto difficile capire di più – ha appena detto il magistrato –, perché il relitto sta ancora bruciando e sta parzialmente affondando. La Guardia Costiera, i vigili del fuoco e i carabinieri sono tutti impegnati a eseguire i primi accertamenti tecnici e capire le cause dell’incendio. Sarà necessario eseguire verifiche molto mirate e specifiche».