I socialisti francesi vogliono vietare la propaganda contro l’aborto sul web

1 Dic 2016 13:15 - di Franco Bianchini

Il governo francese vuole punire chi fa propaganda contro l’aborto sul web. Una proposta di legge in questo senso verrà dibattuta all’Assemblea Nazionale di Parigi. È stata presentata da una parte dei deputati della maggioranza socialista attualmente al governo.

I socialisti vogliono il bavaglio sull’aborto

In pratica, si tratta di estendere ai siti internet una legge del 1993 che punisce il tentativo di “intralcio” all’Ivg, l’interruzione volontaria di gravidanza. Ad esempio, bloccando l’accesso agli ospedali o esercitando minacce o intimidazioni al personale medico o alle donne coinvolte. Oggi questi tentativi prendono nuove forme sul web. In Francia – si legge nella bozza legislativa – diversi siti internet cercano di traviare «deliberatamente i visitatori». In sostanza, si fanno «passare per dei siti puramente informativi» , addirittura col tricolore bleu-blanc-rouge come i siti istituzionali, quando invece veicolano informazioni di parte. Tra questi, c’è Ivg.net, con tanto di Numero Verde gratuito.

I favorevoli e i contrari

Mentre i deputati si apprestano a studiare il testo di legge la Francia si spacca tra favorevoli e contrari. La destra neogollista all’opposizione denuncia una violazione della libertà d’espressione, uno dei valori fondamentali della République. Profondamente contrarie anche le gerarchie ecclesiastiche e numerose associazioni cattoliche. Il presidente della conferenza episcopale di Francia, Georges Pontier, esprime «grande preoccupazione». E chiede al presidente, Francois Hollande, di bloccare la proposta.

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