Gb, deputata si confessa in aula: «Avevo solo 14 anni, fui violentata»

10 Dic 2016 8:56 - di Roberto Mariotti

Ha trovato il coraggio di raccontare la sua tragedia tenuta segreta per anni alla Camera dei Comuni. Michelle Thomson, 51enne deputata scozzese fra le file degli indipendenti, è diventata una sorta di paladina dei diritti delle donne dopo aver rivelato di essere stata violentata quando aveva 14 anni. La sua vicenda è stata talmente toccante che i colleghi si sono commossi e anche lo speaker, John Bercow, non è riuscito a trattenere le lacrime mentre la parlamentare spiegava il perché di quel silenzio durato troppo a lungo.

Quando fu violentata era una quattordicenne

«Quando avevo 14 anni venni violentata. E come accade molto spesso, è stato qualcuno che conoscevo», ha iniziato così il suo racconto, di fronte all’assemblea dei Comuni semivuota ma sapendo di essere ripresa in diretta dalle telecamere di Westminster. La sua denuncia, infatti, è rimbalzata sui media del Regno che hanno apprezzato il coraggio della deputata e hanno avviato l’ennesimo dibattito in un Paese che si ritrova ogni giorno segnato da nuovi casi di violenze sessuali. Thomson, nel suo intervento durato circa otto minuti, ha ricordato l’incapacità di rivelare quello che aveva subito.

La Thomson non raccontò nulla

«Non lo dissi a mia madre, né a mio padre, né ai miei amici e nemmeno alla polizia. Rinchiusi tutto dentro di me». Le sue parole non sono passate inosservate fra le autorità britanniche. La polizia scozzese si è subito messa in contatto con la parlamentare che col suo coraggioso discorso non ha però voluto scatenare una caccia all’uomo che 37 anni fa l’aveva violentata bensì spingere altre donne che portano il peso di abusi e molestie a liberarsene. «Fino a dieci anni fa avrei voluto vendicarmi perché ero arrabbiata e amareggiata. Ora non più. Non mi sento una vittima ma una sopravvissuta», ha aggiunto.

In Gran Bretagna è allarme femminicidio

Thomson ha sottolineato che però questa è la sua “personale prospettiva” e che le altre donne che hanno subito stupri devono fare quello che è meglio per loro. La sua denuncia arriva dopo la pubblicazione di alcuni dati che tratteggiano un Paese dove anche il femminicidio è diffuso in modo allarmante. Secondo Femicide Census, in sei anni più di 900 donne sono state uccise in gran parte dai loro partner ed ex, e in misura minore dai loro parenti, in Inghilterra e Galles. Il momento più rischioso è quello della separazione. Tre quarti delle donne assassinate da un ex compagno hanno trovato la morte nei primi 12 mesi successivi alla fine della relazione.

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