Forza Italia: prima la legge elettorale e poi il voto. E il leader è Berlusconi
Due ore e mezza ad Arcore: tanto è durato il vertice in cui Silvio Berlusconi, in riunione con i dirigenti del partito, ha analizzato la situazione politica dopo il referendum. Quasi tutti hanno lasciato villa San Martino, la residenza dell’ex premier, direttamente in auto senza fermarsi a parlare con i giornalisti.
Forza Italia: nuova legge elettorale e poi al voto
Poi, un comunicato ufficiale illustra la posizione di Forza Italia: “Si apre ora una fase politica nuova, nella quale la parola deve tornare agli italiani. Perché questo avvenga occorre una legge elettorale che garantisca la governabilità e una reale corrispondenza della maggioranza parlamentare alla maggioranza popolare. Siamo certi che il Presidente della Repubblica sarà garante di questa complessa fase, con la sua saggezza e il suo scrupolo istituzionale”. Nella nota si precisa anche che “solo un’offerta politica seria e concreta, affidata a persone credibili per la loro storia personale, per la loro esperienza e capacità di visione del futuro, può ridare ai moderati, che sono la maggioranza vera degli elettori, le ragioni per tornare a votare e a partecipare attivamente alla vita politica”. Parole che fanno capire che il leader del centrodestra è e rimane Silvio Berlusconi.
Le minacce di Alfano
Voto sì ma senza fretta, dunque, perché senza una nuova legge elettorale gli italiani non possono essere chiamati alle urne. Posizione assai diversa da quella di Angelino Alfano, il quale vuole il voto il più presto possibile, in accordo con Renzi. E lo fa capire arrivando alle minacce nei confronti di FI: “Noi abbiamo detto che chi va cercando pretesti per far proseguire la legislatura, mi riferisco in primo luogo a FI, sappia che non lo otterrà gratis. E’ troppo comodo da parte di FI far proseguire la legislatura e scaricare il peso su altri: per quanto ci riguarda così non si va avanti”. Sull’ipotesi del voto a febbraio da lui stesso avanzata sottolinea: “Per noi l’ancoraggio resta il presidente della Repubblica” ma “non siamo responsabili a ogni costo”.
Berlusconi ancora leader
In una nota dei deputati di Forza Italia Alberto Giorgetti, Basilio Catanoso, Fabrizio Di Stefano, Paolo Russo, Pietro Laffranco, Roberto Occhiuto si chiede inoltre un’attenzione particolare ai giovani, il cui voto ha maggiormente premiato il No e si ribadisce, dinanzi alla richiesta di primarie ribadita con insistenza da Meloni e Salvini, che “per il centrodestra e Forza Italia è importante che il Presidente Berlusconi riassuma il ruolo di guidare la coalizione che necessariamente dovrà trovare la maniera di includere tutte le forze moderate alternative al centrosinistra al fine di poter esprimere quanto prima uno strumento elettorale per il ritorno alle urne e conseguentemente una candidatura moderata e condivisa”.