Serbia, scoperto ingente arsenale di armi ed esplosivi: 10 arresti

16 Nov 2016 11:54 - di Redazione

Un arsenale di armi è stato scoperto in Serbia. La polizia serba ha sequestrato nel nord del Paese un enorme quantitativo di armi, esplosivi e munizioni e ha arrestato dieci persone che vendevano e utilizzavano loro stessi tali armi. Come ha detto il ministro dell’Interno Nebojsa Stefanovic, l’arsenale è stato scoperto con l’operazione condotta nella zona di Sombor e Apatin, nel nordovest della Serbia. Parlando all’emittente televisiva privata Pink, il ministro Stefanovic ha precisato che il grosso quantitativo di armi e munizioni comprendeva fra l’altro 111 bombe a mano, 12 bombe anticarro, due mortai, dieci mine, otto fucili mitragliatori, una mitraglietta, sei pistole, due carabine, 6 mila pezzi di munizione, nove kg di esplosivo al plastico, 20,7 kg di esplosivo Tnt, decine di detonatori elettrici. Stefanovic ha detto che la scoperta dell’arsenale ha permesso di smantellare una intera organizzazione criminale e che fra i dieci arrestati figurano gli organizzatori del gruppo. Sono in corso indagini, ha aggiunto, per accertare possibili collegamenti con ambienti del terrorismo internazionale. “Siamo preoccupati ovviamente non solo per il possibile impiego di tale armamento nel nostro Paese ma anche per la possibilita’ che le armi possano andare a finire nelle mani di criminali di qualche capitale europea”, ha affermato il ministro dell’interno. A questo riguardo Stefanovic ha citato l'”ottima” cooperazione con i servizi di sicurezza francesi. Il ministro al tempo stesso ha detto che dalle indagini non sono emersi finora collegamenti fra l’arsenale trovato nel nord della Serbia e i quantitativi di armi rinvenuti nelle scorse settimane a Belgrado e in un sobborgo della capitale, non lontano da abitazioni e luoghi frequentati dal premier Aleksandar Vucic, e che hanno suscitato paura e preoccupazione per la sicurezza del capo del governo. In Serbia e negli altri Paesi della ex Jugoslavia sono ancora in circolazione enormi quantitativi di armi e munizioni, ereditati dai conflitti armati degli anni Novanta. Il mercato nero e il contrabbando sono fiorenti e in diversi casi di attentati terroristici in Europa e’ risultato che le armi utilizzate provenivano dai Balcani.

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