Pestaggio in un centro immigrati dopo il furto di un cellulare: feriti 4 africani

16 Nov 2016 10:22 - di Ginevra Sorrentino

Una guerra civile senza esclusione di colpi. Una lotta tra bande tipica del più degenerato far west metropolitano, ormai una realtà pressoché quotidiana nell’interland casertano e che, stavolta, ha visto contrapporsi italiani e immigrati del Mali che, tra furti, ritorsioni e raid punitivi, sono stati i protagonisti dell’ennesimo episodio di cronaca violento, che dimostra come la convivenza pacifica tra chi arriva e chi è costretto ad ospitare, sia davvero, ormai, una realtà ipotizzata sulla carta è ogni giorno che passa sempre più diffcile da realizzare sul campo.

Pestaggio in un centro immigrati

Il campo, infatti, è ormai un campo minato, dove lo slalom tra accoglienza e rifiuto, integrazione e ostracismo, rischia davvero di far saltare in aria progetti di accoglienza ed equlibri sociali imposti da una politica dell’immigrazione strutturata solo per metà; una politica – quella di Renzi e Alfano sull’immigrazione – lasciata languire sul territorio, che prevede gli approdi sulle nostre coste, ma che poi, nella fase immediatamente successiva agli sbarchi, non assiste i cittadini nel “dopo ospitalità”. L’ultima dimostrazione arriva dall’episodio di ieri (martedì 15 novembre ndr), con il fermo da parte dei carabinieri di quattro ragazzi italiani a Vairano Patenora (Caserta), ritenuti responsabili di un violento raid avvento in serata ai danni di alcuni immigrati, quasi tutti del Mali, in un centro di accoglienza della città. I fermati rispondono di lesioni personali e porto d’armi, con l’aggravante della discriminazione razziale.

Il raid come ritorsione al furto di un cellulare

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Capua, tutto sarebbe nato dal presunto furto di un telefonino che secondo gli italiani sarebbe stato commesso da uno dei migranti; sicuri delle responsabilità e decisi a vendicare il torto subito, i quattro sono andati nell’appartamento che ospitava gli stranieri armati di spranghe e di una pistola, con la quale hanno anche sparato due colpi andati a vuoto allo scopo di terrorizzare gli stranieri. Il pestaggio è andato avanti per parecchi minuti, poi i quattro se ne sono andati lasciando alcuni immigrati sanguinanti. Uno degli stranieri, condotto in ospedale, ha avuto 25 giorni di prognosi, gli altri se la sono cavata con contusioni e tanta paura. Una paura ormai radicata sul terreno sociale delle nostre città…

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