Parisi lancia le sue “energie” e si scaglia contro Cantone e Salvini

19 Nov 2016 13:11 - di Antonio Marras

Il nemico di Stefano Parisi e del centrodestra italiano? È il magistrato anti-corruzione più bravo e conosciuto d’Italia, Raffaele Cantone, che l’ex direttore generale di Confindustria cita in apertura di convention: «Renzi ha consegnato l’Italia nelle mani della magistratura, cominciando con Cantone che è una delle più grandi iatture del nostro Paese», dice Parisi, a Torino, nella prima presentazione pubblica di Energie per l’Italia, il movimento da lui guidato nato proprio ieri. «Chi è questo signore, dov’è la sua struttura istituzionale?», chiede Parisi aggiungendo che “questa non è un’istituzione prevista dal nostro ordinamento e sta generando molta confusione nelle amministrazioni pubbliche”. Secondo Parisi, le amministrazioni pubbliche “sono ulteriormente paralizzate, già soffrendo per una normativa e un’organizzazione molto burocratiche. Non avevamo bisogno di questo – conclude – il problema della corruzione si risolve avendo persone oneste che fanno politica e avendo sistemi di controllo efficaci, non sistemi di questo tipo che sono inefficaci e non riescono ad andare a fondo del problema”.

Dopo la presa di distanze di Silvio Berlusconi, che lo aveva accusato di dividere e di non unire il centrodestra, Parisi aveva annunciato, nei giorni scorsi, un proprio movimento, “non un partito, perché non c’è più futuro per i partiti fatti di burocrazia e tessere, lontani dalle gente», ma un movimento «aperto a chi vuole un centrodestra rinnovato nelle persone e nei contenuti», che lanci «un’offerta politica seria, popolare e liberale, alternativa a Renzi e alla sinistra». L’obiettivo è intercettare quei «10 milioni di voti persi dal centrodestra» con un «grande lavoro di rinnovamento».

Le accuse a Salvini

«La lezione americana è importante non tanto perché c’è un Trump italiano: Trump ha lavorato nella vita, ha generato ricchezza, ha esperienza, solidità e storia, non uno che nasce in consiglio comunale e ha fatto solo quello». Senza citarlo espressamente, Stefano Parisi, a Torino, è tornato all’attacco del leader della Lega Nord Matteo Salvini con cui già nei giorni scorsi c’erano state scintille. «Mi pare – aggiunge sempre riferendosi al leader del Carroccio- che con Trump ci sia una certa distanza».

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