La casa reale: «Sì, Harry si è fidanzato, ora lasciate stare la sua donna»
Un solo comunicato stampa, due notizie: sì, il principe Harry frequenta «da qualche mese» l’attrice americana Meghan Markle e, no, Kensington Palace non gradisce affatto il modo in cui la stampa tratta la ragazza. Nell’insolita nota, l’atteggiamento dei media viene definito «sessista e razzista».
Contro Meghan Markle una «ondata di abusi»
Nei giorni scorsi la stampa e il web si sono scatenati nei confronti della Markle, con quella che Kensington Palace ha definito una «ondata di abusi». Da quando si è diffusa la voce della relazione con Harry, l’attrice 35enne,di madre è afro-americana, è diventata oggetto di curiosità ai limiti del morboso e anche di commenti di carattere razziale. Le sue foto sono finite su diverse prime pagine, non sempre in un contesto lusinghiero, e alcune scene sexy, ma non porno, di cui è stata protagonista nella sua carriera sono rimbalzate su Pornhub, diventando subito tra le più cliccate.
Harry preoccupato per la sicurezza della fidanzata
Nel comunicato, firmato dal segretario alla comunicazione di Harry, Jason Knauf, si afferma che «la scorsa settimana è stato superato il limite» da parte dei media. «Il principe Harry è preoccupato per la sicurezza della signorina Markle ed è profondamente deluso per non essere riuscito a proteggerla», si legge nel comunicato stampa, in cui viene anche fatto un lungo elenco degli «abusi» nei confronti dell’attrice: dall’essere stata denigrata sulla prima pagina di un giornale britannico, all’aver subito commenti a sfondo razziale in alcuni articoli, fino agli attacchi «sessisti e razzisti» sui social media da parte di trolls.
Un insolito comunicato stampa
Ma sotto accusa sono anche finiti i reporter e i fotografi che hanno preso d’assedio la famiglia, gli amici e i conoscenti dell’attrice in cerca di informazioni in esclusiva e scatti da pubblicare. Harry è consapevole dell’iniziativa inusuale che ha preso nei confronti della stampa, con la quale, si legge sempre sul comunicato, ha sempre cercato di mantenere un rapporto il più possibile «professionale».