Kamikaze in azione vicino Baghdad: 8 morti e 6 feriti il bilancio della strage (fotogallery)

14 Nov 2016 12:38 - di Bianca Conte

Scenari di guerra in Iraq: fazione contro fazione, coalizioni contro. Stavolta l’agguato mortale è stato sferrato contro  il distretto di Karbala, città santa sciita. Sei kamikaze hanno preso di mira una località a sud di Baghdad uccidendo otto persone e ferendone almeno sei, secondo quanto riferito dal ministero degli interni iracheno, citato da Al Arabiya. L’attacco è avvenuto esattamente a Ayn Tamer, al confine tra la regione di al Anbar, in parte controllata dall’Isis, e, appunto, il distretto di Karbala. Cinque kamikaze, affermano le fonti, non sono riusciti a portare a termine i loro attacchi perché sono stati fermati a posti di blocco, mentre uno si è fatto esplodere uccidendo militari e poliziotti.

Kamikaze a Baghdad. Intanto l’esercito riconquista Nimrud

Intanto, mentre Baghad affronta l’ultimo agguato mortale ad opera di altri kamikaze, la campagna dell’esercito iracheno per liberare Mosul dall’Isis mette un’altra importante bandierina sullo scacchiere bellico. Un risultato importante anche dal punto di vista simbolico: Nirmud, antica città assira devastata dai jihadisti, finalmente è stata liberata. L’annuncio è arrivato nel pieno dei combattimenti che da giorni hanno raggiunto il cuore nevralgico della “capitale” irachena dello Stato islamico. A Nimrud, le forze armate hanno reso noto di aver innalzato la bandiera irachena sugli edifici pubblici dopo aver inflitto «pesanti perdite in vite umane ed equipaggiamento» ai miliziani di al Baghdadi. Distante una trentina di chilometri da Mosul, l’antica città assira era in mano all’Isis da circa due anni e nel marzo 2015 autorità e studiosi iracheni avevano denunciato la distruzione del celebre sito archeologico locale, risalente al XIII secolo avanti Cristo. Nell’occasione erano state diffuse immagini di statue e templi presi di mira dai jihadisti in quanto «falsi idoli». E l’Unesco aveva condannato l’accaduto come un crimine di guerra contro un tesoro storico-culturale considerato patrimonio dell’umanità.

Autobomba e kamikaze: poche ore fa l’ultimo agguato

L’Isis ha perso così un altro simbolo che aveva deciso di annientare in nome della sua barbara ideologia, contraria a tutto ciò che non è islamico. Come era barbaramente accaduto per Palmira, altro patrimonio archeologico dell’umanità, in Siria, strappato ai jihadisti lo scorso aprile dopo essere stato deturpato e depredato per mesi, adesso è toccato a anche a Nimrud che potrà ripartire solo da oggi per la strada di una faticosa opera di restauro, mirata quantomeno a salvare il salvabile della sua inestimabile ricchezza. A Mosul, intanto, la battaglia prosegue, con le truppe irachene che stanno convergendo da vari fronti per accerchiare e schiacciare la resistenza dell’Isis. Le forze speciali, al momento, controllano diversi distretti nella parte orientale. I miliziani rispondono piazzando autobomba e rallentando l’avanzata dell’esercito. Soltanto ieri, in diversi attacchi sono stati feriti una dozzina di soldati, tre civili ed un bambino è rimasto ucciso, secondo fonti locali. Ogni veicolo civile è una potenziale minaccia, ammettono le stesse forze armate, che sono costrette a procedere con estrema cautela. Poche ore fa, poi, l’ennesimo attacco kamikaze e le ultime vittime nel mirino dei miliziani stragisti: militari e poliziotti.

 

Attentato contro gli sciiti in Iraq

Attentato contro gli sciiti in Iraq

Attentato contro gli sciiti in Iraq

Attentato contro gli sciiti in Iraq

Attentato contro gli sciiti in Iraq

Attentato contro gli sciiti in Iraq

Scenari di guerra in Iraq

Scenari di guerra in Iraq

Scenari di guerra in Iraq

Scenari di guerra in Iraq

Iraq, scenari di guerra vicino Baghdad

Iraq, scenari di guerra vicino Baghdad

 

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