De Luca nella bufera. L’Antimafia chiede le carte alla Procura di Napoli

23 Nov 2016 18:12 - di Redazione

La vicenda De Luca esplode. «La Commissione Antimafia all’unanimità, mi ha incaricato di richiedere preventivamente informazioni urgenti alla Procura della Repubblica di Napoli in merito a eventuali indagini in corso, agli atti e ai documenti acquisiti e alla posizione dei soggetti coinvolti, per verificare i presupposti per l’avvio di una inchiesta da parte della nostra Commissione, che naturalmente sono legati al tema mafia. Abbiamo sempre agito così per avviare le nostre inchieste e useremo lo stesso metodo». Ad affermarlo è stata la presidente dell’Antimafia Rosy Bindi.

La Commissione Antimafia e gli audio di De Luca

Il riferimento è agli audio in cui De Luca, registrato a sua insaputa in una riunione a porte chiuse, invitava 300 sindaci a farvotare per il “Sì”, ricordando gli investimenti del governo Renzi pe la Campania. È il secondo caso che coinvolge il governatore della Campania dopo il video fuori onda a Matrix in cui si lasciava andare a pesanti considerazioni nei confronti della stessa Bindi.

La richiesta delle opposizioni

La stessa Bindi ha chiarito, in apertura della seduta della Commissione Antimafia, che la richiesta è arrivata durante l’ufficio di presidenza da parte dei gruppi Gal, Fi, Lega, Sinistra italiana, M5S. «Al di là delle infelici battute di De Luca sulle fritture miste e i totani arrosto, dall’audio, che la Commissione non potrà sentire formalmente, emerge un pressante incitamento rivolto agli amministratori a procacciare voti, trascurando anche i loro compiti di istituto per il si al referendum, contando sul “rispetto” che imprenditori e professionisti devono alla Regione per finanziamenti già erogati e quelli che verranno erogati a loro favore, coinvolgendo anche i loro dipendenti», ha commentato Carlo Giovanardi.

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