Virus Zika, cresce il rischio del contagio sessuale: i risultati dei test

20 Ott 2016 10:24 - di Giorgio Sigona
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Cresce l’allarme Zika sulla base di nuovi elementi. Una donna contagiata con il virus Zika ha mostrato tracce del virus nella vagina per ben quattordici giorni, nel sangue per 81 e nella saliva per otto giorni. Lo ha reso noto un team di studiosi del Baylor college of medicine che ha osservato la paziente dal primo giorno in cui si è fatta esaminare. Lo studio – che ha rivelato un più alto rischio di trasmissione sessuale di Zika da donna a uomo di quanto ritenuto – è stato condotto su una donna, di razza bianca e di 26 anni, appena tornata all’Honduras dove sarebbe stata punta da zanzare infette.

I risultati della ricerca sul virus Zika

Secondo Krysti Murray vicepresidente della scuola di medicina tropical del college, «dopo cinque giorni dal suo ritorno dall’Honduras, la paziente si è presentata in ospedale con segni e sintomi coerenti con l’infezione da Zika, febbre, mal di testa, eruzioni cutanee, congiuntivite». I risultati dei test condotti per mesi, e la scoperta della presenza del virus negli organi genitali – ha spiegato il rapporto pubblicato sul Journal Emerging Infectious Disease – evidenziano come l’infezione rischi di venire trasmessa regolarmente tramite rapporti sessuali. La principale apprensione riguarda le donne incinte: secondo il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Margareth Chan il possibile legame tra la contrazione del virus e lo sviluppo di microcefalie nel feto «ha rapidamente modificato il profilo di rischio dello Zika da pericolo lieve a pericolo di proporzioni allarmanti».

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