Sgomberi a Roma: chiuso l’Init, la discoteca abusiva dei centri sociali
Dopo lo sgombero del Corto circuito, un altro locale che fa riferimento alla rete dei centri sociali romani finisce sfrattato: si tratta dell’Init, in zona Tuscolana, che nel tempo si era affermato come punto di riferimento per i concerti di rock alternativo, di fatto svolgendo una attività di carattere commerciale. I locali del Comune di Roma, però, dal 2000 «erano affidati a un’associazione culturale per svolgere attività non a scopo di lucro». Le operazioni sono state portate avanti dalla polizia municipale e dagli agenti del commissariato San Giovanni.
All’Init contestati attività abusive e danno erariale
Lo sgombero dell’Init è stato deciso, quindi, perché al suo interno si svolgevano attività senza le necessarie autorizzazioni. Ai gestori, oltre all’esercizio abusivo, è contestato anche il danno erariale per il mancato versamento dei contributi dovuti per lo spazio, la cui superficie è di 1500 metri quadri. Nel 2015, per una serie di abusi accertati dalla Procura, fu chiuso il confinante Circolo degli Artisti, un altro locale con una impostazione simile a quella dell’Init.
Trovate dosi di droga vicino al locale
Con lo sgombero, durante il quale gli agenti non hanno trovato nessuno sul posto, sono stati posti sotto sequestro gli impianti della discoteca e diverse bombole di gas, probabilmente usate per svolgere anche attività di ristorazione. Anche l’illuminazione dell’area, attiva 24 ore al giorno, sarebbe abusiva: secondo i primi rilievi, sarebbe frutto di un allaccio alla rete pubblica. Inoltre, non è escluso che l’area circostante possa essere stata usata anche come “piazza” di spaccio: durante le perquisizioni, in un giardino adiacente al locale, i cani dell’Unità cinofila hanno trovato circa 60 grammi di hashish già divisi in dosi. La supposizione degli investigatori è che la droga sia stata buttata via da qualcuno che si trovava lì al momento del blitz.