«Non c’era nessuno, hanno preso me». L’assessore Mazzillo si presenta così…

5 Ott 2016 10:16 - di Elsa Corsini

Naif, anche lui. Sincero, forse troppo. «Dopo un mese di ricerca abbiamo preso questa decisione», dice a La Stampa il neo-assessore al Bilancio del comune di Roma, Andrea Mazzillo, confermando innocentemente di non essere stato una prima scelta. Nessuno voleva farlo dopo i rifiuti dati alla sindaca Raggi dai possibili candidati. «Ci siamo resi conto che scegliere una persona esterna era diventata una questione troppo delicata, mi dica lei se trova qualcuno che vorrebbe fare l’assessore al Bilancio di Roma». Un eroe messo subito in discussione per un profilo non proprio esaltante, titoli messi lì alla rinfusa sullo sfondo di un possibile conflitto di interesse con Equitalia.

Mazzillo difende il suo curriculum

Si difende come può sul suo curriculum contestato, Mazzillo chiarisce di essere commercialista e «docente universitario», ma di non essere iscritto all’ordine dei commercialisti, «perché sono un dipendente di Equitalia. E poi non ho mai detto di essere professore, ma docente. Come lo chiama lei qualcuno che tiene lezioni all’Università?». Assistente di qualche barone? Non è chiaro. Appena ricevuta la nomina dalla Raggi, il web si era scatenato con tweet velenosi per un curriculum che conteneva un po’ di tutto: docente a Tor Vergata, dottore commercialista, dipendente in aspettativa di Equitalia, capo staff della sindaca Virginia Raggi. Colpisce anche la coerenza di un assessore che prende lo stipendio dall’odiosa Agenzia delle entrate e poi cavalca,  come Grillo comanda, la battaglia per la sua abolizione.

Una scelta di ripiego

Su Atac e Ama spiega che «prendere in considerazione la privatizzazione non sarebbe possibile. La linea politica deve essere quella scritta nel programma del movimento e la soluzione dell’azzeramento delle partecipate non è prevista». Con il ragioniere generale Stefano Fermante, che una settimana fa aveva minacciato di dimettersi, Mazzillo racconta al quotidiano di Torino di aver già iniziato a confrontarsi (da oggi, dice, «perché ieri era il mio compleanno»). «Mi è sembrato di capire che voglia restare. L’ importante è andare avanti sicuri di voler portare a compimento il proprio lavoro. E finora la ragioneria ha lavorato bene. Nessun problema… Adesso l’assessore c’è». Certo “adesso” è un avverbio un po’ azzardato. Sul guazzabuglio del bilancio l’assessore Mazzillo assicura che verrà chiuso per tempo. «Per quanto riguarda quello di previsione, vedremo. Un’eventuale proroga sarebbe comunque prevista dalla legge. Nulla di preoccupante». Glissa invece sul suo passato di attivista del Pd che avrebbe fatto infuriare il capogruppo Cinquestellei in Campisoglio, incidente rientrato, dice, «ho sentito Paolo mi ha detto che è disposto a collaborare».

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