Matthew fa strage ad Haiti e punta la Florida. Obama: “Via o vi ucciderà”

7 Ott 2016 9:57 - di Redazione

L’uragano Matthew ha seminato morte e distruzione ad Haiti. Secondo gli ultimi dati però mentre prosegue il suo cammino verso la costa della Florida si è indebolito scendendo a categoria tre. Nella notte l’uragno ha colpito nella notte le isole Bahamas. Al momento non si hanno notizie di vittime, ma la violenza dell’uragano Matthew ha scoperchiato abitazioni, sradicato alberi e causato inondazioni. Secondo l’ultimo bollettino del Centro nazionale per gli uragani, con sede a Miami, la tempesta tropicale viaggia alla velocità di 22 chilometri orari con raffiche di vento superiori a 210 chilometri orari.

Uragano Matthew, stato d’emergenza anche in Georgia

Negli Stati Uniti c’è allerta. Dopo Florida e Sud Carolina, il presidente americano Barack Obama ha dichiarato lo stato di emergenza anche in Georgia. “Andate viao vi ucciderà”. Lungo la costa sud orientale degli Stati Uniti, dalla Florida alla Georgia passando per South e North Carolina, è stata ordinata un’evacuazione come non si vedeva dai tempi di Sandy nel 2012, e che interessa quasi tre milioni di persone. Mentre nella sola Florida circa otto milioni di persone sono in stato di allerta per l’arrivo dell’urgano. Se inizialmente l’allarme era stato lanciato solo per i residenti lungo la costa, gli esperti hanno messo in guardia anche le popolazioni dell’entroterra. L’urgano Matthew, infatti, potrebbe abbattersi con venti superiori ai 210 chilometri orari e gli effetti potrebbero essere devastanti anche per le zone interne.

Urgano, sale il numero delle vittime ad Haiti

Intanto si aggrava sempre di più il bilancio delle vittime nei Caraibi. Il bilancio delle vittime nella sola Haiti è salito a 280.  Decessi per la maggior parte causati dalla caduta di alberi e dalle inondazioni. Apocalittico lo scenario descritto dagli operatori umanitari dell’Unicef, i quali hanno detto che si vedono livelli di devastazione simili a quelli avuti durante il terremoto di sei anni fa.

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