Francia, è boom di cosmetica halal anche per le non musulmane
In Francia non c’è solo il mercato alimentare halal in ascesa. Ma anche la cosmetica sta prendendo sempre più piede. Esistono infatti prodotti di bellezza con il marchio “halal” stampato sull’etichetta che certifica la differenza con i prodotti classici: non contengono né grassi animali né alcool e sono studiati espressamente per i fedeli musulmani, nel pieno rispetto della loro religione. Sono quindi prodotti “leciti” e permeabili, perché lasciano assorbire l’acqua quando si fanno le abluzioni.
La cosmetica halal conquista anche le non musulmane
Due marche in Francia sono leader del settore, Khadija e Hasna Cosmetics ma è soprattutto su internet che le vendite sono sempre più fiorenti. Trucco, creme, profumi halal sono richiesti non solo dalle clienti musulmane ma anche da vegetariane o vegane, proprio in virtù del fatto che i prodotti sono naturali. A Parigi i fondatori di Hasna Cosmetics hanno lanciato il loro sito internet tre anni fa. Il successo è stato immediato al punto di convincere i due ad aprire una boutique sugli Champs-Elysées, la prima in Francia dedicata totalmente alla cosmetica halal. Prezzi medi: dieci euro uno smalto, otto un rossetto.
La differenza tra halal e haram
Halam è una parola araba che significa «lecito», e intende tutto ciò che è permesso secondo l’Islam, in contrasto a ciò che è haram, «proibito». Il concetto attiene dunque al comportamento, al modo di parlare, all’abbigliamento, alla condotta, e alle norme in materia di alimentazione; in particolare, nel mondo occidentale halal è particolarmente riferita a quest’ultimo ambito, cioè al cibo preparato secondo i dettami della legge islamica.