A Caserta il sacrario dei Caduti nelle missioni di pace voluto dal ten. Paglia

6 Ott 2016 13:41 - di Valerio Falerni
Gianfranco Paglia

Un memoriale per ricordare tutti i militari caduti difendendo la patria. Un luogo della memoria dove una foro e un nome basteranno a commemorare tanti eroi che dato la vita nelle missioni di pace. È l’idea che dieci anni fa Daniela Paglia, sorella minore, allora undicenne, di Gianfranco, l’eroe della batatglia del cheeck-point “Pasta” di Mogadiscio, tra i pochi ad eesere insignito da vivente della medaglia d’oro al Valor militare. Daniela ne scrisse al Capo di Stato maggiore della Difesa e, giorno dopo giorno, la sua idea si è fatta realtà.

Inaugurazione il 12 ottobre: presente la Pinotti

Il“Primo Sacrario Nazionale alla Memoria dei Caduti nelle Missioni di Pace” è ormai pronto e il prossimo 12 ottobre, alle ore 11, sarà inaugurato all’Eremo di San Vitaliano nella frazione Casola di Caserta, città da sempre legata alle Forze Armate, ma soprattutto città dove il ten. Paglia, promotore dell’iniziativa, dal 1990 costretto alla sedia a rotelle dalle ferite riportate durante l’aggressione al nostro contingente di pace in Somalia, risiede. Prevista la presenza del ministro Roberta Pinotti e numerosi familiari dei caduti in missioni di pace, provenienti da ogni parte d’Italia.

Gianfranco Paglia: «Doveroso omaggio a chi è morto per la Patria»

«La giornata – ha spiegato il ten. Gianfranco Paglia, che ha pubblicamente ringraziato il Comune di Caserta e don Valentino Picazio, rettore dell’eremo di San Vitaliano – consente ai familiari dei Caduti ed a tutti i cittadini l’opportunità di unirsi nel ricordo di coloro che si sono sacrificati, riservando loro un doveroso omaggio. L’evento sarà l’occasione per manifestare la vicinanza alle loro famiglie, mostrando l’orgoglio di appartenere ad una Patria che, pagando anche un pesante tributo di vite, è protagonista della comunità internazionale in difesa dei diritti fondamentali dell’uomo, della democrazia e nel fronteggiare il terrorismo in ogni sua forma ispirandosi ai dettami della nostra Costituzione».

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