Abusi e palpeggiamenti per guarire dal demonio: arrestati un “esorcista” e un militare

21 Ott 2016 12:24 - di Martino Della Costa

Un prete “esorcista” e un colonnello dell’esercito arrestati con l’accusa di violenza sessuale. Finiti in manette con il sospetto di aver approfittato e abusato della fragilità psiciologica e dell’ingenuità di vittime e ignari familiari delle vittime: proprio loro che, per ruolo e statuto morale che si darebbero per scontati in un religioso devoto e in un militare integerrimo, avrebbero dovuto proteggere dall’immoralità e preservare dai torti le sventurate finite nelle loro grinfie. E invece…

Prete “esorcista” e colonnello dell’esercito in manette

Invece, la polizia ha arrestato il 59enne padre Salvatore Anello, sacerdote noto a Palermo come guaritore ed esorcista e, insieme a lui, è stato fermato con la stessa accusa anche Salvatore Muratore, 52 anni, colonnello dell’esercito in servizio alla caserma Turba di Palermo. Gli agenti di polizia giudiziaria in servizio alla procura dei minori hanno fermato il religioso, che è cappellano all’ospedale Civico, nel convento dei Cappuccini. Nel dettaglio si apprende che il prete esorcista avrebbe palpeggiato due donne e tre minorenni che si erano rivolte a lui per essere aiutate e che il militare – uno degli animatori della comunità Rinnovamento dello spirito santo – avrebbe partecipato agli abusi. Di più: secondo il pm Giorgia Righi e l’aggiunto Salvatore De Luca, l’ufficiale avrebbe approfittato di quattro donne e di una minorenne in stato di fragilità psicologica. A rivelare tutto e a puntare il dito contro i due uomini è stata una delle vittime. E se la giustizia facendo il suo corso dovesse appurare e asseverare la veridicità di quanto addebitato in termini di accusa al prete esorcista e al colonnello e l’attendibilità delle testimonianze, sarebbe un quadro davvero abietto e sconcertante quello che sta emergendo dalle indagini.

Abusi e violenze ai danni di chi chiedeva aiuto

Indagini secondo cui insieme al prete, che si diceva esorcista anche se la diocesi non lo aveva mai riconosciuto tale, l’ufficiale dell’esercito avrebbe partecipato agli “esorcismi” e ai vari “riti di purificazione” sostenendo di «fare preghiere di guarigione». Peccato che in quelle stanze delle abitazioni delle vittime che, in teoria, i due avrebbero dovuto mondare da soprusi e negatività, più che preghiere e invocazioni, inni e formule, si sarebbero consumate violenze e dispensati ben più profani palpeggiamenti. Addirittura, sembra che quando qualcuna delle presunte possedute osava protestare per gli abusi, il colonnello dicesse a ognuna delle vittime che era proprio il diavolo a farle reagire in questo modo: «Io – sosteneva il militare – sto solo invocando il demone della lussuria per liberarti». Per fortuna, almeno, in loro soccorso sono intervenute le forze dell’ordine per liberarle, una volta per tutte, dai presunti – e sedicenti – “liberatori”…

L’Esercito ha sospeso il colonnello sotto accusa

E a stretto giro dalle notizie dell’accusa e dell’arresto, arriva anche quella secondo cui l’Esercito «ha già avviato tutte le procedure per l’immediata sospensione dal servizio» del colonnello Salvatore Muratore, arrestato con l’accusa di violenza sessuale insieme al sacerdote Salvatore Anello. A renderlo noto è la stessa Forza armata «confermando la massima collaborazione con gli organi inquirenti» ed esprimendo «profondo sdegno e condanna nei riguardi dei gravi eventi accaduti». L’Esercito, inoltre, «ribadisce il pieno rigore nel perseguire i comportamenti che, violando la dignità umana, non rispettano i principi e i valori su cui si fonda l’Istituzione e screditano tutti i soldati che, invece, con onestà e professionalità, quotidianamente svolgono il proprio devoto servizio alla Nazione, in Italia e all’estero, anche a rischio della propria vita».

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