Svizzera, il Ticino vota sui frontalieri: al referendum “prima i nostri” vince il sì

25 Set 2016 12:20 - di Paolo Lami

La civilissima Svizzera si interroga se sia giusto o meno garantire il lavoro prima ai propri cittadini e, poi, anche agli altri.
Il tema, piuttosto caldo, è quello dei cosiddetti transfrontalieri che varcano il confine per andare a lavorare lì.
E ora il partito della destra nazionalista Udc con il sostegno della Lega dei Ticinesi, ha chiesto e ottenuto una votazione su questa questione. Così oggi i ticinesi sono stati chiamati a pronunciarsi  sull’iniziativa “Prima i nostri“, promossa dalla destra nazionalista per chiedere l’introduzione della cosiddetta “preferenza indigena” per favorire nell’assegnazione di un lavoro, i lavoratori locali rispetto a quelli provenienti da oltreconfine. Secondo i risultati definitivi, l’iniziativa referendaria ‘Prima i Nostri’ ha ottenuto il 58% di sì. I no sono stati il 39,7%. Il testo sottoposto agli elettori del cantone svizzero al confine con l’Italia, dove lavorano ogni giorno circa 62mila frontalieri, chiede che sul “mercato del lavoro venga privilegiato, a pari qualifiche professionali, chi vive sul territorio”.

Ma non è solo il Ticino ad andare alle urne.
Tutti gli svizzeri sono oggi chiamati ad esprimersi per pronunciarsi su tre referendum in tema di economia verde, pensioni e servizi segreti.
La prima votazione popolare è su un’iniziativa promossa dagli ecologisti “per un’economia più verde”, la seconda è una proposta dell’Unione sindacale svizzera, l’Uss, che chiede un aumento del “10 per cento di tutte le rendite di vecchiaia“, le pensioni e ha messo a disposizione dei cittadini un calcolatore online per comparare i propri salari con quelli di categorie di lavoratori simili.
Un terzo referendum è sulla “legge federale sulle attività informative” ed è stato lanciato da una sedicente “alleanza contro lo Stato ficcanaso” per impedire intrusioni nella vita dei cittadini da parte dei Servizi segreti.
Il governo svizzero ha raccomandato di votare No sui ai primi due quesiti e di approvare il terzo.

 

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