Sisma, si fingono volontari: “sciacalli” rubano anche i giocattoli per i bimbi
Lo sciacallaggio fa ribrezzo, ma quando tra i beni sottratti e destinati alle famiglie devastate si trovano anche giocattoli per i bambini la nausea non ha limiti, si va ben al di là di ogni misura umana. È accaduto anche questo, quando i carabinieri hanno rinvenuto giocattoli destinati ai bambini terremotati nel furgone dei due pluripregiudicati romani – un 47enne e un 41enne – che ora sono stati arrestati nei pressi della tendopoli di Rio di Acquasanta Terme (Ascoli Piceno). I due “sciacalli” sono stati arrestati in flagranza di reato dai carabinieri di Ascoli Piceno mentre riempivano un loro furgone di materiale della protezione civile e dei vigili del fuoco e di donazioni alle vittime giunti da ogni parte d’Italia. I due individui si erano finti volontari e si erano fatti accreditare come soccorritori, con lo scopo di agire dall’interno dell’organizzazione per accaparrarsi i beni che sono stati effettivamente trovati nel loro furgone e ora recuperati. Ora entrambi si trovano nel carcere di Ascoli in attesa dell’udienza di convalida. L’accusa al momento è di furto aggravato.
Giocattoli, i due “sciacalli” sono stati arrestati
Come sappiamo, i bambini hanno pagato un tributo altissimi alla furia del sisma. Tanti, troppi sono deceduti sotto le macerie e ora i piccoli sopravvissuti dovranno sostenere una dura prova per ritrovare una serenità sostenibilie con la loro età, tra le cure pricologiche e l’affetto di parenti e amici. I giocatttoli e il materiale per i piccoli è stato un settore nel quale le famiglie italiane si sono più spese in questi giorni di solidarietà. Uno dei due pregiudicati avrebbe manifestato segni di nervosismo, cercando di sottrarsi al controllo dei carabinieri, che, insospettiti, hanno identificato entrambi e perquisito il loro Fiat Doblò, all’interno del quale è stata rinvenuta la refurtiva, tra cui, oltre ai giochi per i bambini, anche materiale della Protezione civile e dei vigili del fuoco, oltre a beni donati dai cittadini per l’assistenza ai terremotati. Nel furgone c’erano anche stemmi della Protezione civile del Lazio, che probabilmente i due “sciacalli” avrebbero utilizzato per tentare di farla franca.