Sisma, esponenti della Lega e di Fitto dicono sì all’odg di Azione Nazionale

7 Set 2016 15:32 - di Redazione

«L’ordine del giorno preparato da Azione Nazionale per ottenere dall’Unione europea i soldi necessari a ricostruzione e prevenzione dei terremoti sta ottenendo un significativo riscontro in tutta Italia». Lo dichiarano in una nota Fausto Orsomarso e Antonio Triolo, rispettivamente portavoce e componente del consiglio direttivo di Azione Nazionale. «I primi a presentarlo sono stati consiglieri comunali e regionali aderenti ad Azione Nazionale – spiegano Orsomarso e Triolo – Gianluca Vignale nel Consiglio regionale del Piemonte, lo stesso Orsomarso in Calabria e Alessandro Urzì nel Trentino Alto Adige; poi Andrea Santoro nel Consiglio comunale di Napoli, Piero Adamo a Messina, Enzo Bove a Caserta, Gennaro Mauro a Rimini e Andrea Sacripanti ad Orvieto. A questi si stanno aggiungendo consiglieri aderenti ad altri gruppi di centrodestra come Claudio Borghi, responsabile economico della Lega e consigliere regionale in Toscana, e Ignazio Cozzoli, consigliere comunale di Roma dei Conservatori e Riformisti».

Da Azione Nazionale la proposta per il terremoto

«È molto importante – prosegue la nota di Azione Nazionale – che la nostra proposta sia stata fatta propria anche da un esponente di punta della Lega come Borghi e da Cozzoli, consigliere comunale romano del Movimento di Raffaele Fitto. Questo dimostra che nel centrodestra c’è la volontà di fare sul serio per ricostruire le abitazioni di tutte le popolazioni terremotate e per prevenire realmente nuovi disastri. Non possono offrire certezze le promesse di Matteo Renzi e le riunioni di concertazione su un piano “Casa Italia” ad oggi totalmente privo di risorse. Se si vuole fare sul serio bisogna indicare con chiarezza dove trovare i finanziamenti necessari alla ricostruzione e prevenzione. Soldi che oggi possono essere trovati solo trattenendo una parte delle risorse con cui ogni anno l’Italia finanzia abbondantemente la Ue. Ogni anno l’Italia versa a Bruxelles dai 4 ai 7 miliardi in più di quelli che riceve indietro, – affermano Orsomarso e Triolo – un contributo da cui abbiamo tutto il diritto di trattenere le risorse necessarie per fronteggiare momenti di emergenza come questi. Ci auguriamo che tutto questo sia possibile con una serena e rapida trattativa con gli organi dell’Unione e con i partner europei. Ma come chiede il nostro Odg, se questo non sarà possibile il Governo italiano dovrà avere il coraggio di trattenere unilateralmente quel denaro», concludono.

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