Migranti, si riapre la rotta turca: così Erdogan tiene sotto ricatto l’Europa

1 Set 2016 8:31 - di Redazione
Un’estate insolita quella sull’isola greca di Lesbo, l’«isola dei profughi», quella che solo nei primi mesi dell’anno ha visto sbarcare sulle sue coste 93.180 migranti in fuga, più dell’intera popolazione dell’isola dell’Egeo. A marzo l’accordo Europa-Turchia ha fatto crollare il numero degli arrivi, regalando la speranza, di una boccata di ossigeno a una Grecia stremata da otto anni di recessione e dal turismo in picchiata, si legge su “la Stampa“.

Migranti passano di nuovo attraverso Turchia e Grecia

Dei 60 barconi soccorsi ogni giorno si è arrivati a 3-4 salvataggi alla settimana. E a Mithyma, il punto più vicino alle coste turche, i mezzi delle ong che da un anno perlustrano lo stretto braccio di mare, sono ormeggiate nel piccolo porto. Ma negli ultimi 5 giorni qualcosa è cambiato. I gommoni e i giubbotti salvagente arancioni sono tornati a comparire nelle albe dell’Egeo, mentre sono quasi scomparse le pattuglie della guardia costiera turca. E pensare che a metà agosto il sindaco di Lesbo Spyros Galinos assicurava che «la situazione è tornata alla normalità, i turisti possono tornare». L’isola conosciuta per l’ouzo, le spiagge e il mare «caraibico» è comunque rimasta deserta, con tutte le ricadute su un territorio che nei mesi estivi realizza la gran parte del suo Pil. In due anni ha perso il 70% dei turisti, bilanciati solo dall’arrivo massiccio di centinaia di volontari da tutta Europa impegnati nelle missioni di salvataggio e accoglienza.

La Turchia non controlla più i migranti

Il numero di richiedenti asilo nei campi è 4846, con le strutture di accoglienza già ben oltre la capienza massima. E da qualche giorno gli sbarchi sono ricominciati. Dall’altra sponda, in Turchia, il clima è di incertezza e preoccupazione, come se gli arrivi di questi giorni fossero la prima avvisaglia di qualcosa di ben più grave. La stampa nazionale tace sull’argomento, troppo presa a seguire le operazioni militari della Mezzaluna in Siria contro i curdi dello Ypg e Isis. Ma fonti vicine alla Siginmacilar e Gocmenlerie Dayamsma Dernegi, una delle agenzie per rifugiati più attive in Turchia, hanno confermato che il transito dei migranti è ripreso e che nelle prossime settimane potrebbe aumentare per sfruttare al massimo la coda della bella stagione.

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