Rubavano beni e giocattoli destinati ai terremotati: presi altri sciacalli

5 Set 2016 17:55 - di Antonio Marras

Indossavano tute mimetiche e avevano in auto arnesi per forzare serrature, coltelli e munizioni per armi comuni, le tre persone bloccate dalla polizia stradale e dalla squadra mobile di Rieti nei pressi di Amatrice. Sciacalli, con tutta probabilità. I tre, residenti a Roma, Frosinone e Nettuno, viaggiavano a bordo di un’auto e sono stati notati “con fare sospetto” nelle zone colpite dal sisma del 24 agosto scorso. Al momento del controllo, oltre gli oggetti rinvenuti, non avevano refurtiva, ma la polizia ha ipotizzato che i tre stessero per compiere furti nelle abitazioni colpite dal sisma. Per questo motivo sono stati denunciati e sul loro conto sono tuttora in corso accertamenti.

Altri due sciacalli sono finiti dentro

Intanto il gip di Ascoli Giuliana Filippello ha convalidato gli arresti di due romani, presunti sciacalli, arrestati nei giorni scorsi con l’accusa di furto aggravato di materiale dei vigili del fuoco e della protezione civile, nonché di giocattoli destinati ai bambini dal Campo Base Rio di Acquasanta Terme allestito per l’emergenza terremoto. Per Massimiliano Letti di 47 anni e Stefano Messore di 41 è stata confermata la detenzione nel carcere di Ascoli, così come chiesto dal pm Cinzia Piccioni. Intanto ai due verrà notificato dalla Questura il foglio di via obbligatorio dal Comune di Acquasanta Terme. Messore e Letti, nel corso dell’udienza, hanno puntato l’indice uno contro l’altro. Messore avrebbe detto di essere stato ingannato dall’amico; Letti avrebbe negato di aver rubato il materiale nel campo base. Ha sostenuto anche di far parte della protezione civile e di aver partecipato ad altre operazioni di soccorso. Al giudice ha raccontato che il materiale trovato nel furgone lo aveva portato lui e che, poiché non serviva, lo aveva ripreso. Nessuno dei due ha saputo spiegare la presenza nel veicolo di una paletta della protezione civile di Acquasanta.

La denuncia dello sciacallo: “Mi minacciano”

Sarebbe stato minacciato dagli altri detenuti del carcere di Marino del Tronto, dove è detenuto con l’accusa di aver rubato ad Acquasanta Terme giocattoli e altri beni destinati ai terremotati. È la denuncia fatta da Massimiliano Pietroletti, finito in manette con Stefano Messore per furto aggravato, al giudice delle indagini preliminari del tribunale di Ascoli Piceno Giuliana Filippello durante l’udienza di convalida dell’arresto. Il 47enne romano per questo ha chiesto al magistrato di essere trasferito in un altro penitenziario. Richiesta che non è stata accolta. I legali dell’uomo, nei prossimi giorni, potrebbero comunque presentare una nuova istanza.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *