Raggi, ormai è fuggi fuggi: si dimettono anche i vertici di Ama e Atac
Roma nel caos, giornata da dimenticare per Virgina Raggi. Cinque dimissioni in un giorno. Si è dimesso anche l’amministratore unico di Ama Alessandro Solidoro. Il manager era arrivato meno di un mese fa per sostituire il presidente Daniele Fortini. Altre tegole sulla sindaca Virginia Raggi in una giornata che si sta rivelando una débâcle per la sua squadra, che pèerde pezzi da novanta a soli 70 giorni dalle elezioni amministrative.
Solidoro era stato nominato appena il 4 agosto scorso al vertice della municipalizzata che si occupa di ambiente e rifiuti a Roma, dopo l’uscita di Fortini seguita da un braccio di ferro tra l’ex manager e l’assessore Paola Muraro. Il suo addio arriva dopo quello, nella mattinata, dell’assessore Marcello Minenna, col quale aveva buoni rapporti e che aveva contribuito alla scelta di Solidoro per guidare la municipalizzata. Questa la nota dell’Ama: «Ama S.p.A. comunica che l’Amministratore Unico Alessandro Solidoro ha rassegnato le proprie dimissioni poiché, a seguito delle dimissioni dell’Assessore al Bilancio, dottor Marcello Minenna, ha ritenuto venute meno le condizioni per l’incarico affidatogli». Rumors anche su un possibile passo indietro di Stefano Bina, neo dg dell’Ama fortemente voluto al fianco di Solidoro da Minenna. Nel primo pomeriggio aveva scosso l’amministrazione Raggi un’altra defezione: l’abbandono dei vertici dell’Atac, l’azienda di trasporto pubblico capitolina. Dopo il direttore generale Marco Rettighieri, ha lasciato anche l’amministratore unico Armando Brandolese. I due, secondo quanto si è appreso, hanno formalizzato le loro dimissioni. La sindaca Raggi ha scelto di non partecipare al consiglio comunale, ha annullato la Giunta e ha riunito la sua maggioranza in una riunione che i partecipanti hanno definito “molto accesa”. «Siamo al lavoro per trovare personalità di rilevo per il rilancio della città. Non ci fermiamo», ha detto la Raggi.