L'”Osservatore Romano” attacca la Raggi: «Capitale in abbandono»
La Raggi è riuscita anche nell’impresa di fare scoppiare la “guerra di religione” a Roma dopo decenni di “pace religiosa”. “A Roma è bastato un breve temporale di fine estate per allagare e paralizzare molti quartieri”, scrive l‘Osservatore Romano. “Nella capitale, a riprova dello stato di abbandono in cui per certi aspetti versa la città, pochi minuti di pioggia sono bastati per provocare la caduta di numerosi alberi, danneggiando alcune automobili e mettendo a serio rischio l’incolumità dei cittadini – rileva il giornale vaticano -. Molte strade, soprattutto nei quartieri meridionali, sono state letteralmente allagate a causa della mancata pulizia, ormai cronica, delle caditoie”.
L’attacco alla Raggi non è un fulmine a ciel sereno. I rapporti tra Santa Sede e Campidoglio si sono deteriorati negli ultimi tempi. La Raggi ha ha fatto due “sgarbi” alla Chiesa nel giro di 24 ore. Ieri quando a’è saputo che il 17 settembre celebrerà in Campidoglio la prima unione civile gay della Capitale, ai sensi della legge Cirinnà (la notizia era emersa durante una seduta della commissione capitolina Bilancio) . Oggi quando ha detto che non sarebbe andata all’appuntamento in Vaticano, all’aula Paolo VI, per partecipare come previsto al Festival di Azione Cattolica “A noi la parola”. La raggi ha fatto saoere che noin sarebbe non andata nemmeno in Campidoglio ma che avrebbe lavorato da casa ai diversi dossier aperti, come quello sul nome del futuro assessore al Bilancio e quello del capo di gabinetto oltre che alle diverse emergenze della città. Duro il commento dei vescovi. “Sarei deluso se non venissero i ragazzi”. Così ha risposto ai cronisti mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei alla notizia del forfait della Raggi. Galantino si è detto “preoccupato come qualsiasi cittadino che vuole vedere la città governata”.