Allarme Ue sulla Spice: la nuova droga che costa poco e può uccidere

2 Set 2016 15:37 - di Redazione

C’è un dossier della Commissione europea su una droga che allarma i vertici sanitari dell’Ue: si chiama Spice o Black mamba, e consiste in un miscuglio di erbe e sostanze chimiche. La cannabis sintetica può causare seri danni, simili a quelli prodotti dall’eroina, e i suoi effetti vanno dall’aggressività e dall’ipertensione alla psicosi e alle allucinazioni. Scrive Gabriele Martini sulla Stampa: “A inizio 2014 lo spinello sintetico arriva in Russia. I giornali se ne accorgono quando 150 persone si presentano negli ospedali della regione di Kirov con sintomi da intossicazione. I morti per overdose sono quattro. L’epidemia dilaga: in un mese si contano 700 avvelenamenti e una ventina di vittime. Nell’estate di due anni fa la nuova droga sbarca in Europa. Il boom è immediato: nel 2015 le varianti rappresentano quasi un quarto di tutte le nuove sostanze psicoattive rilevate dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze. La Spice spopola tra i detenuti nelle carceri britanniche. In Germania, nella regione del nordest che confina con il Mar Baltico, almeno tre persone muoiono nei primi mesi del 2016 dopo aver assunto erba sintetica. Secondo i dati della Commissione Ue, in Europa a causa della Spice si sono verificati 28 decessi e 25 intossicazioni acute”.

E in Italia? secondo un’indagine promossa dal Cnr uno studente su dieci ha avuto a che fare con la Spice, procurandosela sul web o negli smart shop venduta come incenso. La Commissione europea propone misure di controllo in tutta l’Unione. Secondo il rapporto di valutazione del rischio la tossicità acuta della Spice può infatti causare gravi danni alla salute degli individui. Sempre secondo i rapporti annuali che arrivano da Bruxelles sulla droga circa 16,6 milioni di giovani europei (15-34 anni) ha fatto uso di cannabis nel 2014, 2 milioni in più rispetto al 2013. L’Italia è ai primi posti come percentuali di consumo giovanili, dopo la Repubblica Ceca e la Francia, e al top per sequestro di foglie, cioè di marijuana. Si stima che l’1% degli adulti europei consumi cannabis quotidianamente o quasi, e il numero di persone che si sottopongono per la prima volta a cure per problemi legati alla cannabis è aumentato da 45mila (2006) a 69mila (2014). La cannabis rappresenta la quota più ampia del mercato europeo delle sostanze illecite e la sua produzione è diventata una delle principali fonti di reddito per la criminalità organizzata. La cocaina rimane lo stimolante illecito più comunemente usato in Europa, con circa 2,4 milioni di giovani che dichiarano di averla utilizzata nell’ultimo anno. Torna in auge anche l’ecstasy con circa 2,1 milioni di persone tra 15 e 34 anni che l’hanno usata nell’ultimo anno: l’ecstasy non è più destinata al consumo di nicchia o consumata nelle discoteche, ma è utilizzata in contesti più tradizionali di vita notturna, come bar e feste. Ciò sarebbe da ricondurre a nuove tecniche di produzione e soprattutto all’offerta online, oltre che alla vicinanza dei luoghi di produzione: impianti su larga scala sono stati ad esempio smantellati in Belgio e nei Paesi Bassi.

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