Marina Berlusconi: «Una scelta difficile per mio padre il distacco dal Milan»

9 Ago 2016 11:55 - di Marzio Dalla Casta

Le ragioni del cuore e quelle del portafoglio. Le prime hanno contato molto per Silvio Berlusconi e tuttavia non tanto da impedirgli la cessione del suo Milan alla cordata cinese Sino-Europe Investment Management Changxing che ne ha rilevato la proprietà. Le seconde sono state rivendicate con patriottismo aziendalista da sua figlia Marina, tra i cinque rampolli della dinastia la più vicina e forse la più simile al Fondatore.

La vendita del club rossonero ha fruttato 740 mln

È lei ha tracciare il bilancio dell’operazione Milan inserendola nel ben più vasto ambito dei “gioielli” di famiglia: «Ora siamo ancora più solidi», ha rivelato la presidente di Fininvest al Sole 24 Ore. Ecco spiegato perché: «Da una parte i 740 milioni che incasseremo andranno a migliorare ulteriormente una situazione finanziaria già invidiabile, dall’altra  – ha aggiunto Marina Berlusconi – non dovremo più far fronte a esborsi che avevano ormai raggiunto picchi di 100-150 milioni annui». Insomma, un doppio affare con soldi nuovi che arrivano e chiusura dei rubinetti in uscita, sebbene – ammetta – «si è trattato di una decisione molto difficile, soprattutto per mio padre». Agli occhi della primogenita del Cavaliere, dunque, il futuro sembra tingersi di rosa su tutto l’impero economico di famiglia. Grandi sconvolgimenti non sono previsti all’orizzonte. Fininvest continuerà a reggersi sui «pilastri» delle tre storiche aree di business: Mediaset, Mondadori («è tornata all’utile e prevede risultati in significativa crescita nei prossimi anni, genera cassa, diciamo tra i 40 e i 50 milioni l’anno»), e Banca Mediolanum («i numeri eccellenti li avete visti tutti») con la prima ancora a fare da «asse portante» dell’intero gruppo Fininvest.

Marina Berlusconi: «Ora pronti alla sfida con Vivendi»

«La tv generalista va bene e la pubblicità torna a crescere, smentendo i profeti di sventura che davano per prossimo alla fine questo modello di business», ha sottolineato non senza una punta polemica Marina Berlusconi. D’altra parte, incombe la sfida con i francesi di Vivendi. Una sfida che s’annuncia a suon di milioni e di carte bollate dopo il voltafaccia dei francesi nella trattativa per la realizzazione di una piattaforma digitare il concorrenza con Sky di Rupert Murdoch: «Oggi – ha argomentato Marina Berlusconi – ci sentiamo ancora più forti di prima nell’affrontare la sfida con Vivendi, sia perché abbiamo ragione da vendere, sia perché possiamo contare su tutte le energie e tutta la solidità necessaria per far valere al meglio le nostre ragioni».

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