Lacrime, terrore e macerie: corsa drammatica per salvare i bambini

24 Ago 2016 8:49 - di Liliana Giobbi

Un bimbo è stato estratto vivo e sta bene da sotto le macerie di Pescara del Tronto, sul lato marchigiano del sisma quasi al confine con il Lazio. Impossibile, in questo momento, accedere alla città, una delle più colpite dal sisma, con entrambe le vie d’accesso bloccate. Dall’alto le immagini sono apocalittiche.

Quei due bambini sotto le macerie

Scene drammatiche nel centro storico di Amatrice con i paramedici che cercano di salvare Simone, sei anni, dalle macerie di una casa completamente distrutta. Massaggio cardiaco, pianti disperati degli zii che gridano in lacrime «è morto, è morto». Sotto le macerie c’è anche il gemello di Simone, Andrea, con loro altre quattro persone di cui si ignorano le condizioni.

Disperse tre monache al convitto

Sono arrivati ad Amatrice i rinforzi per i soccorritori direttamente dalla Nbc Interforze dell’Esercito da Rieti. I militari si sono subito diretti al convitto delle suore dove al momento risultano disperse tre monache e quattro anziani ospiti. Nel resto del centro storico si continuano a tirare fuori feriti dalle macerie mentre amici e parenti aiutano a mani nude i soccorritori a scavare tra le macerie.

L’andamento della situazione è imprevedibile

Le decine di repliche del terremoto di magnitudo 6,0 che ha colpito Rieti sono sempre meno intense, ma per i sismologi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’andamento della situazione è “imprevedibile”, al momento è cioè impossibile escludere scosse confrontabili a quella principale.

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