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Ecco il trucco di Renzi sul referendum: “Vuole aggirare la par condicio”

Ecco il trucco di Renzi sul referendum: “Vuole aggirare la par condicio”

Home livello 2 - di Redazione - 9 Agosto 2016 - AGGIORNATO 9 Agosto 2016 alle 14:23

«Renzi ha indicato la data del referendum dapprima nei primi giorni di ottobre, poi alla fine, poi ancora a novembre, si potrebbe votare fino a metà dicembre». Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, ai microfoni di Radio Radicale. «Renzi – prosegue – gioca, come ha sempre giocato. Lo ha fatto con la politicizzazione del referendum: “Se perdo me ne vado e torno a vita provata”. Poi contrordine compagni: “No, non è vero, parliamo del merito”, perché il suo guru americano Jim Messina gli ha detto che era un grande errore personalizzare. Ecco, Renzi gioca come quando è andato a Rio, quando manda i messaggini minatori ai giornalisti. Questo è purtroppo il nostro presidente del Consiglio».

Brunetta: “Sul referendum serve informazione seria”

«Ora – prosegue Brunetta – siccome il referendum è una cosa seria che riguarda tutti gli italiani, occorre un’informazione seria e corretta e in questi primi mesi senza par condicio, perché la campagna referendaria non è ancora scattata non essendo nota la data del referendum, tutte le reti televisive pubbliche e private hanno fatto carne di porco sull’equilibrio tra no e sì. Hanno prevalso tre a uno, quattro a uno, i sì, e abbiamo visto anche l’atteggiamento di Renzi sulla Rai: ha voluto militarizzare i telegiornali. Non a caso, perché più in là si vota, più tardi scatta la par condicio e quindi ci sono mesi di libertà anarchica a favore di Renzi e della tesi governativa». «Se poi guardiamo ai giornali tutti i giornaloni o le catene di giornali – Corriere della Sera, La Stampa, la Repubblica, il gruppo Monti Riffeser, il gruppo del Messaggero – sono tutti filo governativi, e tutto questo contrasta con il fatto che per il no c’è il 65% dell’elettorato italiano. Quindi c’è Renzi da solo, con i suoi renziani, più Verdini e Alfano per il sì».

Gasparri: “Ecco perché Renzi prende tempo sul referendum”

«Il governo non ha più alibi e può fissare la data del referendum. Ogni esitazione in tal senso va letta come un ostruzionismo giustificato dal timore di perdere. È chiaro che Renzi cercherà comunque di guadagnare tempo per raccontare agli italiani un altro po’ di fesserie e imbrogliarli, magari puntando sulla legge di stabilità e sparando cifre mirabolanti e promettendo soldi a tutti. Ma siamo pronti a smascherarlo. Si voti per il referendum al più presto e si garantisca un’informazione corretta ed equilibrata, cosa che a cominciare dalla Rai monocolore renziana scandalosamente non si fa». Lo afferma Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia.

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9 Agosto 2016 - AGGIORNATO 9 Agosto 2016 alle 14:23