Caso Moro da riscrivere? C’era un’altra automobile in via Fani

12 Ago 2016 11:30 - di Giovanni Trotta

«Abbiamo letto con grande interesse l’articolo pubblicato dl giornalista Tiziano Soresina sulla Gazzetta di Reggio dove si rivela che Franco Bonisoli Mario Moretti, Barbara Balzerani, Valerio Morucci, Adriana Faranda, Raffaele Fiore e Raimondo Etro sono stati indagati da Procura generale di Roma. La novità è a dir poco straordinaria: i sette Brigatisti sono indagati in ordine ad un reato commesso nell’ambito della strage di via Fani e del rapimento e dell’omicidio dell’onorevole Aldo Moro». È quanto dice all’Ansa l’avvocato Valter Biscotti che è il difensore delle famiglie delle vittime di via Fani.

Molte nuove domande sul caso Moro

«È stato chiesto ai Br – spiega l’avvocato Biscotti – di sottoporsi ad un interrogatorio al quale si sono sottratti. Come si capisce sono indagati i membri del commando di via Fani tranne Casimirri , Loiacono, Algranati e Gallinari deceduto. più Raimondo Etro. Questo vuol dire che la dinamica della strage è da riscrivere? Le indiscrezioni relative alle indagini in corso parlano di spari contro una macchina misteriosa in via Fani e contro cui sarebbero stati esplosi dei colpi, il che avrebbe costretto l’auto ad allontanarsi». L’avvocato aggiunge: «Domande legittime. Se furono i brigatisti a sparare, Chi c’era su quella macchina? Si procede per tentato omicidio? Ma allora è concreta l’ipotesi che i brigatisti in Fani non fossero soli?».

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