«Ciao, ciao, Dilma»: cacciata la Rousseff malgrado il sostegno del Papa

31 Ago 2016 18:38 - di Antonio Pannullo

Il senato brasiliano ha approvato la destituzione della presidente Dilma Rousseff con 61 voti a favore e 20 contrari. Dilma decade definitivamente dalla carica e Michel Temer s’insedierà come 37esimo presidente della Repubblica brasiliano. «Tchau, tchau, Dilma», «ciao, ciao, Dilma»: lo slogan irridente degli oppositori al malgoverno dell’ex presidente brasiliana Dilma Rouseff, pupilla dell’altro ex presidente Ignacio Lula da Silva, campeggia su tutti i social brasiliani e nelle dimostrazioni di piazza contro l’ex guerrigliera marxista. Il Senato brasiliano ha destituito la Rousseff, accusata di numerosi reati, tra cui quello di aver falsificato i dati economici per nascondere il disastro causato dal governo di sinistra, di Lula prima e della Rousseff dopo. Prima del voto, Il presidente della Corte suprema brasiliana, Ricardo Lewandovski, ha accolto la richiesta dei difensori della presidente Dilma Rousseff di separare il voto sulla destituzione da quello sull’interdizione dai pubblici uffici per otto anni. Si è votato pertanto prima sulla destituzione e poi sulla pena accessoria. Il quorum è sempre dei due terzi dei senatori, 54 su 81. La Rousseff è stata sottoposta a un procedimento di impeachment per aver avallato pratiche contabili illecite per mascherare il bilancio dello Stato.

L’ex guerrigliera comunista Rousseff è fuori

L’ex guerrigliera marxista ha assistito alla votazione assieme al suo predecessore e mentore politico, l’ex presidente Lula, e ad alcuni suoi ex ministri. La polizia ha transennato la zona davanti al parlamento, dove oggi sono attese 20 mila persone, in maggioranza per sostenere la presidente di sinistra. Sembra inoltre che Papa Francesco abbia fatto giungere una lettera di sostegno alla presidente brasiliana Dilma Rousseff, che oggi rischia di essere deposta con un voto del Senato, secondo quanto ha rivelato all’Ansa Leonardo Boff, uno dei padri della Teologia della liberazione brasiliana nonché amico personale del papa argentino. «Dilma ha ricevuto una lettera di sostegno da papa Francesco, del quale è diventata amica durante la Giornata mondiale della Gioventù di Rio. Ma per rispetto, la presidente non ha voluto renderne noto il contenuto. Ma so che contiene la condanna di un eventuale golpe e il sostegno alla democrazia di carattere sociale», ha detto l’ex frate francescano che negli anni Ottanta venne costretto a lasciare il saio per le sue posizioni vicine al marxismo dall’allora cardinale RatzingerBoff, che è anche docente di etica ed ecologia, avrebbe contribuito, inviando suoi testi al Papa, alla preparazione dell’enciclica Laudato sii di Bergoglio.

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