Venezia, gli M5S contro il racket degli zingari: così taglieggiano ai parcheggi
Un vero e proprio racket degli zingari. Che taglieggiano gli automobilisti. Pretendendo il pagamento del posto ai parcheggi. Oltre al costo del normale biglietto. La vicenda fa, già di per sè, notizia. Poi se accade a Venezia e sono i turisti a farne le spese, la faccenda si fa ancora più clamorosa. Ma, forse, la vera notizia è che a scagliarsi contro gli zingari e il loro odioso racket sono i grillini, cioè un movimento che, da sempre, si dibatte sul tema. E oscilla, pericolosamente diviso fra due anime, fra il buonismo politically correct più spinto e l’ortodossia in stile “law and order”.
Evidentemente la faccenda è talmente sfacciata che anche i seguaci di Grillo iniziano a capire che non si può più tacere. E così è partito addirittura un esposto alla Procura di Venezia e un’interrogazione M5s al sindaco per chiedere che venga contrastato il “racket” del parcheggio a Piazzale Roma, terminal automobilistico di Venezia.
Secondo le accuse dei grillini duri e puri, riportate dal Gazzettino insieme ad una sequenza di foto che testimonierebbero quanto accade giornalmente, il nuovo meccanismo estorsivo verrebbe attuato da gruppi di rom organizzati nell’area del piazzale in cui si trovano i parcheggi con le strisce blu a pagamento.
I componenti della banda utilizzerebbero due diverse modalità: o si piazzerebbero con le proprie auto nei posti assegnati e alla vista degli automobilisti in cerca di un parcheggio lo cederebbero dietro il pagamento di una tangente di 5 euro, oltre al prezzo normale del biglietto, oppure occuperebbero “fisicamente” il posto, liberandolo solo dietro il pagamento della stessa somma.
La consigliera comunale M5s Sara Visman ha presentato una interrogazione al sindaco per chiedere come questi taglieggiamenti continuino ad avvenire nonostante nella zona si trovino le sedi delle forze dell’ordine e dell’autorità giudiziaria e vi sia la presenza di agenti della Polizia municipale e militari a controllare l’area.
“Questi parcheggi vengono regolarmente usati dai pendolari e dai cittadini – spiega Visman – in quella che è la prima “vetrina” che i turisti vedono al loro arrivo a Venezia. Fino ad oggi i vigili allargano le braccia e non riescono a risolvere il problema”.
“Tutti i parcheggi sono occupati da loro – scrive nella denuncia la grillina, alludendo alla banda di rom – se il malaugurato lavoratore di fretta o il turista inconsapevole decidono di voler parcheggiare si è costretti a pagare 5 euro a mano allo zingaro, oltre al regolare biglietto di 4 euro che copre il ticket orario”.