Vandalismo e furti all’Isola D’Elba: il sindaco sgombera 33 rom. È bufera

22 Lug 2016 13:39 - di Augusta Cesari

Rischia di aprire uno scontro istituzionale l’ordinanza del sindaco di Portoferraio (Livorno), all’isola d’Elba, Mario Ferrari, che in poco più di 24 ore ha fatto sgomberare dal territorio 33 rom.  Il provvedimento è stato firmato il 14 luglio e poi è stato recepito anche dagli altri comuni dell’isola. Ora però la prefettura di Livorno ha fatto sapere al Comune che l’atto è «illegittimo e deve essere ritirato».

Isola Elba, atti vandalici e “bisogni” per strada

Le due famiglie di origine romena, trentatré persone, sono state allontanate dall’Isola d’Elba e imbarcate su un traghetto diretto a Piombino. L’ordinanza del sindaco aveva com motivazione un’urgenza igienico-sanitaria dovuta alla presenza di rifiuti “anche organici” prodotti dai rom, con ripercussioni non più gestibili per la copnvivenza serena con turisti e abitanti dell’isola. Molte le disdette dei turisti per via di un’indecenza  igienica evidentemente non più sostenibile. La disposizione è stata adottata poi dalle altre sette municipalità dell’Elba. Ma non sarebbe solo una questione “estetica” all’origine dell’ordinanza: il gruppo di rom – stando alle ricostruzioni dei quotidiani locali- si erano resi protagonisti di diversi atti vandalici in giro per l’isola. “Gli accampati andavano al parcheggio, si abbassavano i pantaloni e facevano i loro comodi. Così anche se non rubavano l’auto, lasciavano comunque un ricordo davanti allo sportello”. Poi, secondo il sindaco, i rom realizzavano piccoli furti all’interno del supermercato, “entravano e mangiavano merendine senza pagare”, o rubavano i portafogli agli anziani in coda e ai bagnanti sulle spiagge. Leggiamo sul Fatto.

Il sindaco non vuole fare marcia indietro: “Sono tutti con me”

L’ordinanza prevedeva lo sgombero dei campi non autorizzati non solo dall’area indicata ma da tutto il “territorio comunale”. Quando la disposizione è stata adottata da tutti gli altri comuni dell’isola, le due famiglie si sono ritrovate senza più alcuna porzione di territorio in cui trasferirsi. Quindi vigili e carabinieri hanno provveduto a imbarcare le trentatré persone su un traghetto diretto a Piombino, messo a disposizione gratuitamente dalla compagnia Moby. Ferrari racconta di aver ricevuto l’appoggio degli isolani e dei turistii: “Sono tutti con me”. Ma c’è chi si ostina a mettere i bastoni tra le ruote anche al buon senso e ora da quanto si è appreso, sulla’ordinanza potrebbe pendere un vizio di irregolarità sotto il profilo formale, perché non c’è stata una comunicazione preventiva alla prefettura di quanto sarebbe accaduto il 15 luglio quando le due famiglie rom, scortate da vigili urbani e carabinieri, sono stati accompagnate all’imbarco. Ma Ferrari ha già fatto sapere di non essere disposto a fare marcia indietro.

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