Roma, ragazza stuprata a Villa Ada: arrestati 2 tunisini già noti alla Polizia

18 Lug 2016 10:46 - di Augusta Cesari

Una ragazza di 16 anni é stata violentata domenica sera nei pressi di Villa Ada, una delle grandi aree verdi di Roma, da due tunisini di 26 e 30 anni, che sono stati arrestati dalla Polizia. La vicenda è ricostruita dal  quotidiano La Repubblica. La ragazza – secondo il suo racconto – é stata avvicinata nei pressi della Villa, condotta in una baracca, all’interno della quale sarebbe avvenuto lo stupro. E’ riuscita a liberarsi poco dopo ed a fermare un’auto della polizia, i cui agenti l’hanno condotta al policlinico Umberto I. Avviate le indagini, la polizia ha rapidamente identificato i due presunti responsabili della violenza sessuale, che sono stati arrestati.

Villa Ada, i due tunisini erano noti per aggressioni

«Mi hanno violentata in quelle baracche, lì dentro, sono stati due nordafricani». Poi si è accasciata tra le braccia del poliziotto ed è svenuta. Lo stupro è avveuto inn’area verde costeggiata da ambasciate, dal Comando generale dei carabinieri, dalla prestigiosa università Luiss. È proprio lì, all’altezza della Luiss, nel centro dei Parioli, che la ragazzina è stata violentata a turno da due tunisini, poco prima delle 20 in una delle baracche abitate da senzatetto e stranieri nell’area abbandonata al degrado della villa. Alcuni agenti si sono addentrati a Villa Ada: «i due presunti stupratori, due tunisini di 26 e 30 anni, erano ancora sdraiati su materassi logori, stavano fumando quando gli agenti hanno fatto irruzione. Ammanettati sono stati portati al commissariato Viminale, dove già erano stati segnalati per un’aggressione a una ragazza alla stazione Termini, e ora si trovano in stato di fermo per violenza sessuale aggravata in attesa della convalida del gip. Una squadra della Scientifica ha lavorato fino a tarda notte dentro la baracca per i rilievi che saranno utili a ricostruire l’esatta dinamica dello stupro, integrata dal racconto della giovanissima vittima che sarà sentita non appena le sue condizioni fisiche e psichiche lo consentiranno.

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