Pistorius, “eroe caduto”, 6 anni per omicidio volontario. Portato in cella

6 Lug 2016 13:11 - di Paolo Lami

Lo ha definito un “eroe caduto”. Gli ha riconosciuto le attenuanti, prevalenti sulle aggravanti. Ma lo ha comunque condannato a un anno in più della precedente sentenza. Riconosciuto colpevole di omicidio volontario, Oscar Pistorius è stato condannato dal giudice Thokozile Masipa del Tribunale di Pretoria a sei anni di carcere in appello per l’uccisione della sua fidanzata Reeva Steenkamp nel febbraio del 2013 ed è stato subito arrestato e portato in carcere, nel penitenziario Kgosi Mampuru II Prison di Pretoria. Fino ad oggi l’atleta stava scontando la precedente condanna con il braccialetto elettronico e ai domiciliari a casa dello zio. Gli avvocati hanno subito fatto sapere che non faranno appello.
L’ex-atleta paraolimpico in primo grado era stato condannato a cinque anni per omicidio colposo.
«Ogni caso deve essere valutato in base ai suoi fatti in cerca di un equilibrio tra le circostanze personali dell’imputato, la gravità del reato, l’interesse della società così come quello della vittima del reato commesso – ha detto Masipa leggendo la sentenza e prendendo in contropiede un po’ tutti -. Tutti questi (fattori) sono stati presi in considerazione».
Poco prima di pronunciare il verdetto il giudice aveva voluto sottolineare che in questo caso «le attenuanti hanno un maggior peso rispetto ai fattori aggravanti» e che «una pena detentiva lunga non servirà la giustizia», sottolineando che «il recupero è possibile, ma dipenderà soprattutto dall’atteggiamento di Pistorius rispetto alla punizione impostagli».
A dicembre la Corte d’Appello aveva ribaltato la precedente sentenza di omicidio colposo, riconoscendolo colpevole di “omicidio volontario“, un reato per cui è prevista, in Sudafrica, una pena minima appunto di 15 anni. Ma il giudice aveva la possibilità di decidere per una pena minore. Come poi, effettivamente, ha fatto.
In ogni caso, sia Pistorius sia l’accusa avevano il diritto di fare appello.
E infatti Masipa, subito dopo aver condannato Pistorius, aveva aggiornato l’udienza, dando modo così alle parti di decidere se presentare o meno eventuali appelli. Ma gli avvocati di Pistorius hanno fatto sapere che non era loro intenzione fare appello contro la sentenza del giudice Masipa.

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