Convention, i due sogni del “popolo” di Trump: lavoro e nuova grandezza
Ci sono veterani, outsider della politica e la famiglia al completo di Donald Trump fra i protagonisti della convention repubblicana al via oggi e che si concluderà il 21 luglio con l’incoronazione del tycoon di New York quale candidato presidente per il Grand Old Party. Una convention che sfida le consuetudini e anche il programma viene limato fino all’ultimo minuto e comunicato soltanto a poche ore dal via con l’intervento di Melania Trump e la presenza già in apertura, a sorpresa, dello stesso candidato.
L’obiettivo e’ ”rendere l’America di nuovo grande” e la convention è l’occasione migliore per esporre, punto per punto, la vision di Trump contro lo status quo, con un tema al giorno. Così il focus della prima giornata è ”rendere l’America di nuovo sicura”. Sul palco Melania Trump, ma anche Rudy Giuliani, il “sindaco d’America” che cambiò New York al grido di ”tolleranza zero”. Domani l’attenzione sara’ rivolta al mondo del lavoro: ”Riportare l’America a lavorare”. E sarà la volta di Donald Trump Jr sul palco della Quicken Loans Arena a Cleveland: primogenito, businessman, vicepresidente esecutivo della Trump Organisation. A seguire qualche volto noto, tra ex avversari, voci critiche e protagonisti di quelle “prove di unità” che pure sono fulcro spinoso di questa convention. Quindi lo speaker della Camera Paul Ryan, il leader della maggioranza al Senato Mitch McConnell e il governatore del New Jersey Chris Christie. Mercoledì la giornata del ticket, con il candidato vicepresidente Mike Pence a farsi portavoce della missione di ”rendere l’America di nuovo prima”. Sul palco poi il secondogenito di Trump, Eric, ma anche gli ex sfidanti Marco Rubio e TedCruz. Il gran finale sarà giovedì 21, per il quale Donald Trump ha voluto al suo fianco la figlia Ivanka, il volto del futuro per lanciare l’appello all’unità sotto la sua leadership per ”rendere l’America di nuovo una”.