Chiuso ospizio lager, ma i parenti si rifiutano di ospitare gli anziani

7 Lug 2016 13:12 - di Giulia Melodia

Choc a Velletri, anzi, doppio choc: le fiamme gialle scoprono l’ennesimo ospizio illegale, un vero e proprio lager invivibile, ma, come se non fosse ancora abbastanza, una volta avvertiti i parenti degli sfortunati ospiti della struttura immediatamente chiusa, questi ultimi si sono rifiutati di accogliere in casa gli anziani rimasti senza un tetto.

Chiuso ospizio lager a Velletri

Incredibile, ma vero: i malcapitati ospiti erano ricoverati in una casa di riposo abusiva, un vero lager, senza nessuna norme igienica e assistenza, costretti a convivere con due grossi cani. Quando le fiamme gialle hanno scoperto l’ospizio illegale, come prima cosa ovviamente hanno provveduto a chiamare i parenti degli anziani, che però si sono rifiutati di ospitarli; per questo gli ex ospiti senza più un tetto del lager a cui sono stati apposti i sigilli, sono stati trasferiti in una struttura autorizzata. Una brutta storia di illegalità ed emarginazione, quella scoperta dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Roma. La casa di riposo ed assistenza per persone anziane completamente abusiva era gestita da due italiani privi di ogni abilitazione e conoscenza medica. Al momento dell’accesso – ostacolato dall’unica dipendente presente che ha esitato ad aprire la porta dell’abitazione – erano presenti sei anziani adagiati su sedie o divani di fortuna in camere prive di servizi igienici assistiti e con una totale assenza di barriere architettoniche. Nella casa dimoravano anche due enormi cani, entrambi in pessime condizioni igieniche.

Anziani senza assistenza e in spazi inadeguati

Nell’improvvisato ricovero le Fiamme Gialle della Compagnia di Velletri hanno anche trovato un considerevole quantitativo di medicinali, molti dei quali soggetti a particolare cautela e somministrabili con uno specifico piano terapeutico sotto il controllo di personale sanitario regolarmente qualificato. Insomma, totalmente abbandonati a loro stessi, senza alcun controllo sanitario previsto e in balia di semoplici custodi che si limitavano a mettere a disposizione spazi inadeguati. Gli ospiti, immediatamente visitati dal personale medico della competente Azienda Sanitaria, sono stati trasferiti, su ordine dell’Autorità Giudiziaria, presso una struttura regolarmente autorizzata, non essendosi reso disponibile ad accoglierli nessuno dei congiunti contattati dai militari. I due gestori sono stati denunciati per i reati di abbandono di persone incapaci e di esercizio abusivo di casa di ricovero per anziani e sono in corso approfondimenti volti alla ricostruzione del giro d’affari dell’attività ai fini della tassazione dei proventi conseguiti, trattandosi – come se non bastasse – di un soggetto economico completamente sconosciuto al Fisco.

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