Storace: i romani hanno parlato chiaro, ma alla Meloni dico che…
Per Francesco Storace il bilancio del voto di domenica è amaro. Lo 0,6 per cento della sua lista parla chiaro: qualcosa è andato storto e Storace lo ammette senza infingimenti. Intervistato dal Tempo non si nasconde dietro i no comment: “Abbiamo commesso un errore di posizionamento, non c’è dubbio. Ma questo errore è stato dovuto al rifiuto della Meloni di allearsi con noi”. Su Marchini evita critiche: “Mi sono alleato con Marchini ed è andata così, non voglio parlare degli errori. Parlo dei miei errori, non dei suoi”. Cosa farà al ballottaggio? “Me ne starò per conto mio e non ho nulla da consigliare agli elettori. I romani hanno votato in questa maniera e ora facciano come gli pare”. Siamo all’abbandono della politica? “La politica – dice – si può fare anche senza candidarsi: si scrive, si partecipa e progetti altrui”. E poi lo ribadisce ancora più chiaramente in una nota: “Per quanto mi riguarda non ci sarà un girone di ritorno. Le elezioni se le farà qualcun altro, io ho dato e avuto, processi compresi. La politica continua a piacermi, ma senza il consenso dei cittadini è inutile illudersi”. Un consiglio però non rinuncia a darlo, ed è indirizzato a Giorgia Meloni: “Se la Meloni vuole essere leader deve accantonare rancori e veti; altrimenti resterà solo una meteora di questi tempi grigi che travolgono tutte le identità. Ci pensi prima che sia troppo tardi”.